Tolentino, disagi per il commercio. Un incontro con Castelli: «La Tosap da destinare ai negozianti? Non era fattibile»

Tolentino, disagi per il commercio. Un incontro con Castelli: «La Tosap da destinare ai negozianti? Non era fattibile»
Tolentino, disagi per il commercio. Un incontro con Castelli: ​«La Tosap da destinare ai negozianti? Non era fattibile»
di Carla Passacantando
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 01:35 - Ultimo aggiornamento: 14:41

TOLENTINO Centro off-limits per i cantieri della ricostruzione. Un problema che si aggiunge allo spopolamento della città e dei territori dell’entroterra che prima vedevano in Tolentino un punto di riferimento commerciale. Tutte problematiche accolte dagli amministratori tolentinati e dai rappresentanti politici della città che hanno portato le criticità all’attenzione del commissario alla ricostruzione Guido Castelli.

L’incontro

Lunedì scorso, in occasione della consegna dei lavori per il nuovo ospedale di Tolentino, i commercianti hanno avuto modo di incontrare il commissario e la senatrice di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi.

Castelli si è quindi reso disponibile ad affrontare il problema in sinergia con l’assessorato al Commercio e all’Agricoltura della Regione. Il sindaco Sclavi spiega: «Raccogliendo le richieste di alcuni commercianti tolentinati, nei giorni scorsi, aveva interloquito con Castelli, insieme all’assessore Flavia Giombetti, per mettere in evidenza le difficoltà che a partire dal sisma del 2016 stanno interessando gli esercenti di Tolentino». Inoltre coglie anche l’occasione per fare chiarezza in merito all’emendamento bocciato nel corso dell’ultimo consiglio comunale - proposto dalla consigliera di FdI, Silvia Luconi - sulla possibilità di destinare ai commercianti il 50% dei proventi della Tosap da richiedere alle imprese coinvolte nella ricostruzione degli edifici pubblici. «Sul momento non abbiamo avuto le rassicurazioni tecniche necessarie per approvare questo emendamento e da opportuna verifica nei giorni successivi con il responsabile dell’area tributi comunale, Paolo Bini, abbiamo potuto avere conferma della bontà della nostra decisione dal momento che l’applicazione del canone determinerebbe un ribaltamento dei costi dalla ditta al comune perché dovrebbe essere prevista nel quadro economico dei lavori tra le somme a disposizione del costo per l’occupazione dell’area di cantiere. La destinazione di una quota a contributo per i negozianti finirebbe per essere un costo per il bilancio, ma non sostanziale dal maggior canone incassato. Tanto varrebbe stanziare fondi di bilancio per destinarli a un contributo».

L’impegno

Intanto, la stessa consigliera di opposizione Luconi, esprime soddisfazione per l’incontro avvenuto tra i commercianti e i senatori di FdI: «Ben venga che più forze si uniscano per lo stesso obiettivo. La politica non è mettere la bandierina o giocare a scacchi, ma lavorare per il bene della comunità. Apprendo dell'interessamento del sindaco e non ho mai nascosto che mi sarei resa disponibile alle richieste che mi sono arrivate dai commercianti. Già dal 10 marzo, per il mio tramite, si era avviata un’interlocuzione tra il commissario Castelli, la senatrice Leonardi, e le negozianti Monica Fammilume e Annarita Ortolani. Interlocuzione che si è tradotta in un incontro che ha permesso di mettere sul tavolo le istanze dei commercianti che si barcamenano tra vulnus normativi e disagi per la ricostruzione».

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