Superbonus 90% solo per abitazioni principali, a fine lavori bisognerà avere la residenza

Le regole per le ristrutturazioni fatte dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023

Superbonus 90% solo per abitazioni principali, a fine lavori bisognerà avere la residenza
Superbonus 90% solo per abitazioni principali, a fine lavori bisognerà avere la residenza
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Mercoledì 16 Agosto 2023, 22:09

Corsa contro il tempo per poter usufruire in pieno dei benefici del nuovo Superbonus del 90% riformato dal governo. L’avvertimento arriva dalla Cassa dei ragionieri che ha puntato l’attenzione soprattutto sulla questione dell’abitazione principale. Infatti, per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023, il bonus è attivabile a patto che l’immobile di proprietà, oggetto degli interventi agevolabili, venga adibito ad abitazione principale al termine dei lavori. «Il chiarimento arriva dall’Agenzia delle Entrate - spiega Michela Benna, consigliera d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili - ha ribadito che per gli interventi avviati a partire dal 1 gennaio 2023 il Superbonus spetta nella misura del 90%, entro il 31 dicembre 2023, a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unita immobiliare; che l’unita immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro». 

LA NORMA

In pratica l’adeguamento ad abitazione principale, se non è già stata perfezionato, deve essere realizzato entro i prossimi quattro mesi e mezzo. «A questa regola generale - aggiunge Guido Rosignoli, vicepresidente della Cassa dei ragionieri - si affianca una deroga nel caso dei condomini, se la CILA e stata presentata entro il 31 dicembre 2022 e contestualmente la delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori sia stata adottata entro il 18 novembre 2022 oppure se la CILA è stata presentata entro il 25 novembre 2022 e contestualmente la delibera assembleare e stata adottata tra il 29 novembre 2022 ed il 24 novembre 2022».

In questi ultimi due casi si continuano ad applicare le regole pre-riforma, a cui si aggiunge un ulteriore anno di detrazione al 110%, che si applica nella misura del: 110% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023; 70% per le spese sostenute nel 2024; 65% per le spese sostenute nel 2025.

LE VILLETTE

Occorre ricordare che una settimana fa il governo ha introdotto una novità per chi ha ancora l’incentivo pieno, cioè le villette con lavori già avanzati. Il governo ha infatti concesso tre mesi in più per completare i lavori. Per gli edifici unifamiliari unità immobiliari indipendenti che al 30 settembre 2022 avevano raggiunto almeno il 30% dei lavori, il termine per concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110% era al momento fissato al 30 settembre: ma nel decreto approvato l’8 agosto scorso il termine è stato prorogato al 31 dicembre 2023. Continuano intanto a crescere intanto i lavori effettuati col superbonus. Secondo gli ultimi dati dell’Enea al 31 luglio gli investimenti ammessi a detrazione sono saliti a 82,996 miliardi, su un totale di investimenti di 84,3 miliardi. 

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