PESARO Bene l’iniziativa del Comune e dell’assessore Conti, che hanno firmato un “Patto per l’abitare” con Caritas, associazioni di categoria e sindacati, che ha l’obiettivo di aiutare i cittadini nella ricerca di un alloggio attraverso diverse strategie di intervento sia nel mercato degli affitti, sia di edilizia pubblica convenzionata e sovvenzionata. Ma non basta.
Il patto
Lo sostiene il vicepresidente del consiglio regionale e candidato sindaco del centrosinistra Andrea Biancani. «Si tratta di un’iniziativa lodevole, il problema della casa riguarda tantissime persone spesso fragili, soggetti esclusi dal mondo del lavoro e in difficoltà economica, ma non solo, molti sono giovani che faticano ad avere garanzie, lavoratori precari e famiglie numerose. Da una parte, la vocazione turistica della nostra città spinge anche molti proprietari a puntare sul mercato degli affitti brevi sottraendo alloggi privati all’offerta abitativa. Dall'altra parte, l’edilizia pubblica è ferma da tempo. Serve che Regione ed Erap di fronte alle richieste del Comune, dei sindacati e delle associazioni di categoria non restino indifferenti».
«La situazione di alcuni alloggi gestiti da Erap nel nostro Comune è paradossale». Biancani ricorda infatti che ci sono case pronte ma che per mancata manutenzione non possono essere date alle famiglie. In molti casi, sarebbero necessari interventi tra i 10 e i 15 mila euro. «Questo problema, assieme al carico della burocrazia nelle assegnazioni, fanno sì che nel Pesarese su 3.324 alloggi di proprietà Erap, 265 sono vuoti, nel solo comune di Pesaro sono 41».
L’aggiornamento
Biancani conclude con una segnalazione: «Ricordo alla Regione che il Comune di Pesaro con il Patto per l’abitare sancisce la necessità di avere dati aggiornati e un dialogo costante con le parti sociali coinvolte, dai rappresentati degli inquilini, fino alle agenzie di mediazione e i proprietari. La Regione, invece, non ha ancora istituito l’Osservatorio regionale sulle politiche abitative, fondamentale per avere un quadro dettagliato sulle emergenze abitative e per orientare gli investimenti nella giusta direzione. Uno strumento previsto dalla legge che l’assessore regionale si era impegnato ad attivare quanto prima, ma di cui non si sono più avute notizie».