San Benedetto, stop ad alberghi trasformati in case. L'assessore Gabrielli: «Sono la nostra economia, dobbiamo trattarla nel nuovo piano regolatore»

San Benedetto, stop ad alberghi trasformati in case. L'assessore Gabrielli: «Sono la nostra economia»
San Benedetto, stop ad alberghi trasformati in case. L'assessore Gabrielli: «Sono la nostra economia»
di Alessandra Clementi
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:20

SAN BENEDETTO La trasformazione dell’Hotel Miami Beach in una palazzina di sette piani ha riaperto una vecchia ferita quale la riconversione degli alberghi e soprattutto l’emorragia di strutture ricettive in Riviera. Questione che rappresenterà uno dei capisaldi del prossimo piano regolatore generale. 

Il piano regolatore

«Un argomento che andrà trattato con molta attenzione nel corso della revisione della pianificazione urbanistica, ne vale la nostra economia».

Così l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli. Va sottolineato come il Miami fosse un rudere da anni e questo ha reso la medicina meno amara. Resta il fatto che al posto di un albergo in prima fila vista mare ci sarà tra qualche mese un’abitazione seguendo una scia iniziata negli anni Novanta e mai cessata, mentre nessuno ha pensato di realizzare un nuovo hotel. «Credo che sia fondamentale attuare il blocco della destinazione d'uso degli alberghi i fini dell’economia turistica e della città in generale – spiega Giorgio Mancini di Sinistra Italiana – al fine di mantenere una capacità di ricezione alberghiera. Non contrastare la trasformazione degli alberghi in residenziale impoverisce sicuramente la città. Anche se il Miami non era più un albergo da circa 35 anni, ma solo un rudere. A parte questo bloccare le trasformazioni significherebbe rilanciare il turismo alberghiero. Alcuni sostengono che fermando le riconversioni si avrà un patrimonio ricettivo obsoleto. Il contrario è non averli affatto. Forse è il caso di pensare che con il blocco potrebbe emergere una nuova generazione di albergatori che non verrebbero fermati dalla difficoltà di reperire soldi per comprare strutture che senza alcun blocco della destinazione hanno valori economici più elevati e drogati».

La crisi

C’è chi addirittura arriva ad affermare che il turismo a San Benedetto sta morendo, è il caso di Pietro Canducci presidente dell’associazione San Benedetto da Vivere che tuona: «Ritorna la miopia di questa ma anche delle precedenti amministrazioni, nessuna esclusa. Una vecchia struttura ricettiva come il Miami anche se inattiva da anni, viene trasformata in una palazzina di sette piani con un imprenditore che giustamente l'ha acquistata e ha deciso di farci appartamenti da vendere a cifre importanti per le quali ci saranno comunque domande. Quindi l'imprenditore compra un ex albergo non per riportarlo in vita ma per abbatterlo e farci metri quadrati da vendere a peso d'oro. Questo nel silenzio di tutti. Tutto questo perché, contrariamente a quello che la politica racconta da decenni, il turismo a San Benedetto sta morendo, e questa amministrazione gli sta dando il colpo fatale. Se l'economia turistica andasse a gonfie vele in questi ultimi anni non avremmo perso quasi 60 alberghi».

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