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Lunedì 29 Gennaio 2024, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 16:56 | 2 Minuti di Lettura

Lo spumante di sidro alla mela rosa

La passione per il proprio lavoro e la voglia di sperimentazione, la spinta all’innovazione continua, l’amore per il territorio e le preziosità della sua terra. Da queste gemme, sempre coltivate dall’imprenditore agricolo Maurizio Curi dell’azienda La Golosa di Montelparo, nasce la Bolla della Sibilla. Una nuova e speciale derivazione della mela rosa, frutto dalle molteplici qualità e dalle origini antiche, da alcuni anni recuperato alla coltivazione diffusa. La Bolla nasce da un progetto che ha visto insieme l’imprenditore e il prof Leonardo Seghetti, già docente all’Istituto Agrario Ulpiani di Ascoli Piceno e all’università di Teramo, ricercatore e autore di numerose pubblicazioni.

La partenza

Partendo da questa profumata e aromatica mela è stato ottenuto il succo per pressione, e, attraverso successiva fermentazione, si è arrivati ad una bevanda leggermente alcolica, il sidro. Una volta realizzato è stato fatto rifermentare in bottiglia per ottenere lo “Spumante di sidro di Mela Rosa”. Poi spiega Seghetti: «Abbiamo cercato di favorire il processo di fermentazione a bassa temperatura, in maniera da far formare un perlage bollicina sottile, spuma cremosa, fenomeno che avviene proprio quanta più bassa è la temperatura di rifermentazione. Per questo motivo – aggiunge il docente - si è pensato di interrare le bottiglie in più cassoni posti a circa 2 metri di profondità tra i filari del meleto. Così la temperatura è rimasta costante per tutto il periodo fermentativo, che ha superato i 9 mesi, e le bottiglie lontano da fonti di luce. Poi è seguita la sboccatura e il livellamento della bottiglia con lo stesso spumante».

Il grado alcolico

Il grado alcolico finale è di circa 8,5 gradi. Profumi e gusto tutti da scoprire, ma Curi assicura che sono avvolgenti e persistenti in bocca, richiamando la mela rosa. «È il primo anno di prova – dice l’imprenditore - per verificare i risultati, che già consideriamo ottimi. Per questo la produzione è stata limitata a 350 bottiglie, mentre quella di ampia scala partirà dal prossimo anno per una distribuzione e vendita estesa. Un prodotto assolutamente nuovo che non c’era sul mercato. Vogliamo valorizzare ancor più il territorio attraverso un’altra specialità che deriva da una risorsa di queste terre generose dei Sibillini e Vallata dell’Aso». La presentazione al pubblico è avvenuta domenica mattina con l’Accademia Italiana della Cucina. Prima alle 10 in azienda con la sfossatura delle bottiglie e la degustazione della Bolla. Poi alle 11.30 a Ortezzano in sala consiliare convegno sulla mela rosa, con esperti come lo stesso Seghetti, Settimio Virgili e Paolo Foglini. Presenti autorità locali e regionali.

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