Studente sospeso dopo l'intervista contro la scuola: pronto il ricorso al Tar. La preside risponde ai prof: «Non calpestiamo la libertà d'espressione»

di Redazione web
Sabato 10 Febbraio 2024, 16:35 | 2 Minuti di Lettura


La nota della preside

«Il Consiglio certo non ha inteso calpestare la libera espressione del pensiero né la libertà di stampa. Nel corso di quella stessa intervista, infatti, altri ragazzi hanno avanzato critiche e rivendicazioni ma non sono stati sanzionati». Così, in una lunga nota, la dirigente scolastica Lorella Marchesini che poi aggiunge: «Se lo studente intenderà fare ricorso troverà un altro organo incaricato di rivalutare il suo comportamento. Questo potrà confermare la sanzione o fare valutazioni diverse da quelle seguite dal Consiglio d'Istituto ed annullarla o modificarla, come prevede il normale funzionamento di uno Stato di diritto. Il «Barozzi - aggiunge - non è una scuola autoritaria e punitiva. Non lo è mai stata, è una scuola inclusiva, sia per i giovani del corso diurno sia per gli studenti del corso serale».

Secondo la dirigente scolastica del Barozzi, «ora che la vicenda dello studente sospeso è diventata di dominio pubblico e si è saputo, da lui stesso, dalla stampa, dai chiarimenti forniti dal Ministero, che lo studente dell'Istituto tecnico economico Barozzi di Modena non è stato sanzionato per avere espresso le sue critiche al funzionamento della scuola, ma per avere rilasciato, nel corso di un'intervista, dichiarazioni denigratorie nei confronti dell'istituzione e dell'intera comunità scolastica, si possono fare alcune considerazioni. Valutare sul piano dell'educazione questo comportamento - puntualizza - non è cosa banale né scontata perché chiama in causa un tema educativo per eccellenza: fin dove può spingersi la libertà di esprimere il proprio pensiero senza ledere la dignità e la reputazione altrui? È il bilanciamento necessario tra libertà e rispetto dell'altro». Ad ogni modo evidenzia Marchesini «il Barozzi va avanti e continua con le sue attività».
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