Studente sospeso dopo l'intervista contro la scuola: pronto il ricorso al Tar. La preside risponde ai prof: «Non calpestiamo la libertà d'espressione»

di Redazione web
Sabato 10 Febbraio 2024, 16:35 | 1 Minuto di Lettura

Il gesto di solidarietà

Di «autoritarismo sempre più spesso preferito all'ascolto e al confronto» hanno scritto in un comunicato di solidarietà agli studenti e ai colleghi del Barozzi anche alcuni docenti dell'Itis E. Fermi di Modena. I prof (22 firmatari) ritengono che il provvedimento di sospensione sia «ingiusto e castrante la libertà di espressione prevista dalla nostra Costituzione. La deriva autoritaria deve trovare nella scuola un argine forte e coraggioso, come forte e coraggioso è stato il no dei colleghi e degli studenti del Barozzi - prosegue la nota -. Riteniamo molto pericoloso per la formazione della coscienza civica dei nostri giovani, il messaggio, certamente involontario, che tale provvedimento potrebbe veicolare: chi parla con i giornali tradisce, infanga, chi racconta è colpevole, chi denuncia diffama. Il silenzio invece è dignità, è difesa della comunità. No. La parola è dignità - concludono gli insegnanti -. Avere coraggio di raccontare le lacune o le disfunzioni dello spazio che abitiamo è atto di difesa della nostra comunità».

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