Sant'Elpidio a Mare, multa da 40mila euro al tomaificio dormitorio cinese. Ambiente di lavoro horror: cavi scoperti e pneumatici in cucina

Sant'Elpidio a Mare, multa da 40mila euro al tomaificio dormitorio gestito da cinesi
Sant'Elpidio a Mare, multa da 40mila euro al tomaificio dormitorio gestito da cinesi
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 12:23

FERMO -  I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Ascoli Piceno, con il supporto dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Fermo, hanno svolto controlli in un tomaificio gestito da cittadini di nazionalità cinese in Sant’Elpidio a Mare accertando gravi violazioni per la salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

All’interno del laboratorio, dove erano presenti 6 lavoratori di etnia cinese, i Carabinieri del NIL hanno riscontrato la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi e del piano di emergenza ed evacuazione, oltre alla presenza di cavi elettrici scoperti e di prese elettriche in tensione, penzolanti dal soffitto, che costituivano un grave pericolo di elettrocuzione per i lavoratori. Durante il prosieguo del controllo sono poi emerse ulteriori criticità quali l’omessa revisione periodica degli estintori, la presenza di soli dispositivi medici scaduti di validità all’interno della cassetta di primo soccorso e la totale assenza dei minimi requisiti igienico sanitari nei locali adibiti a dormitorio e refettorio.

Cantiere stradale multato

In particolar modo, all’interno del locale adibito a cucina era presente un deposito di pneumatici ed altro materiale di scarto.

Alla luce di quanto accertato, i militari del NIL hanno proceduto all’emissione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale irrogando sanzioni amministrative e ammende per circa 40.000 euro. È stato inoltre controllato un cantiere stradale in Sant’Elpidio a Mare al fine di verificare il rispetto degli standard di sicurezza per i lavoratori. Nella circostanza i militari hanno rilevato il mancato aggiornamento del Piano Operativo di Sicurezza irrogando ammende per circa 5.000 euro.

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