Arrivano centinaia di studenti con background vario e differenti età, alcuni accompagnati dai propri docenti, altri no. Ma la filosofia e il principio che muove le attività proposte, non cambia: la base sono dei corsi di lingua italiana, esperienza che viene anche esercitata “sul campo” con numerose attività che permettono di scoprire la regione Marche, con un occhio particolare alle tradizioni gastronomiche, culturali, paesaggistiche e numerose attività, anche pratiche, per conoscere arti come quella della ceramica, della panificazione, il mondo dei mulini a pietra.
La sesta volta
Ma gli ospiti del Centro Studi come vedono le Marche? Lori Bales, docente della Millikin University, in Decatur, Illinois è la sesta volta che viene con i suoi studenti. «Si tratta di una immersione totale nella cultura italiana, nelle Marche, importantissima per imparare la lingua.
Dopo il Covid
David Zacker, docente di filosofia al Elgin College, in Illinois, è per la seconda volta a Urbania, è tornato dopo il Covid. «Cercavamo un’esperienza per scoprire persone, storie, situazioni autentiche». Erano interessati a Firenze, per la storia, ma hanno poi scoperto la storia del rinascimento a Urbino e nelle zone limitrofe, arrivando così a Urbania «L’esperienza che possono avere gli studenti in una città piccola è completamente differente molto più arricchente e formativa. Le persone sono più genuine, amichevoli. Un aspetto molto importante per gli studenti per imparare, davvero, la cultura del paese. Un concentrato di esperienze che non possono che fare bene ai ragazzi per capire la vera vita italiana».