Vladimir Luxuria: «Ho amato solo una donna, morì di tumore. La storia con un politico (sposato). Ora sto con Danilo che ha 20 anni di meno»

Vladimir Luxuria: «Ho amato solo una donna, morì di tumore. La storia con un politico (sposato). Ora sto con Danilo che ha 20 anni di meno»
Vladimir Luxuria: «Ho amato solo una donna, morì di tumore. La storia con un politico (sposato). Ora sto con Danilo che ha 20 anni di meno»
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Sabato 13 Gennaio 2024, 10:23

Vladimir Luxuria a 11 anni «fu addescata da un pedofilo un pedofilo ultra 60enne». Gli offrì un gelato. «Ricordo anche le caramelle zuccherose a forma di fragola». Al Corriere della Sera svela che «non ci fu un rapporto completo, dopo ebbi voglia di rivederlo: ha presente la sindrome di Stoccolma? Continuammo. Poi lui, forse intuendo il pericolo, non si presentò a un appuntamento e finì. Ci rimasi male».

La donna che ha amato

E dopo cosa successe? «Erano tutti eterosessuali incerti, bisessuali fluidi. Persone che quando cominciava a esserci un coinvolgimento emotivo sparivano, spaventate da cosa avrebbe pensato la gente. Uno mi chiese di far finta di non conoscerlo». Un amore a metà, come quello con una certa Sara: «Nella mia vita ho amato solo una donna, Sara Slowley. La nostra era una relazione romantica, non abbiamo mai avuto un rapporto completo. Mi piaceva accarezzarla, baciarla, dormire abbracciati». La conobbe in una discoteca a Vasto. «Lei era inglese, molto femminile, seno abbondante, bionda, occhi azzurri, un carattere “maschile”. Per dire: mi si avvicinò e chiese se mi poteva offrire da bere. All’epoca ero un 17enne effeminato, esile, coi capelli lunghi. Mi raccontò di essere arrivata in Italia con le amiche in autostop: la sua indipendenza mi colpì». Una storia che durò tantissimi anni, poi lei morì di tumore.

L'amore con un politico

Il primo amore gay fu invece un ferroviere di Foggia, «che però mi voleva solo come passiva, non mi toccava neanche. Quando tornavo a casa mi masturbavo ripensando al rapporto che avevamo avuto.

Avevo 16 anni: fu il primo». Ci fu anche un politico di destra. «Fosse stato per lui staremmo ancora insieme e ogni tanto mi lancia l’amo, ma io non voglio più fare l’amante: lui era sposato. Ed era incauto: una volta venne a casa al Pigneto con l’auto blu e la scorta. I ragazzi fuori con le birre nascosero subito le canne. Però ne ho un ricordo bellissimo: era galante, passionale, disponibile».

Il fidanzato Danilo

Ora nella vita di Luxuria c'è Danilo: «Con lui siamo una coppia aperta non praticante, nel senso che ci piace pensare che potremmo avere altre storie, ma non le abbiamo». Ma «non lo voglio chiamare fidanzamento». Danilo è un ragazzo di trentasette, ma ne dimostra meno dice Vladimir che ammette che per lui «mi tocca fare i trattamenti laser sul viso per compensare il gap». Intanto Vladi non ha completato la transizione: «No, perché nei miei rapporti sessuali voglio anche l’appagamento, e dato che mi piace raggiungere l’orgasmo, non voglio privarmene».

La prostituzione

All'inizio Vladimir Luxuruia cadde, per scelta, anche nella prostituzione. Perché? «Volevo prendermi il mio stupido “riscatto” verso gli uomini che in passato avevano voluto vedermi di nascosto. Li usavo, anziché essere usata». Situazioni spiacevoli? «Mentre mi prostituivo sulla Casilina, due ragazzi rasati mi scipparono la borsetta in motorino. Chiesi a un tale di farmi salire in auto e di rincorrerli. Li raggiunsi, li menai, mi ripresi la borsetta e gli spillai pure dei soldi...»

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