MONTE URANO Resta il dolore della famiglia. L’angoscia degli amici. Le foto più allegre postate sui social, come quelle del matrimonio. Un’altra vita spezzata troppo presto, quella di Matteo Monti, 39 anni, morto all’ospedale di Torrette dove era stato trasportato dopo l’incidente avvenuto nella notte fra venerdì e sabato a Osteria di Rapagnano. Lascia la moglie e due bambine.
Chi era
Monti era originario di Servigliano e si era trasferito a Monte Urano dopo le nozze. Era titolare dell’agenzia BigData e si occupava in particolare di consulenza informatica ma anche di bandi e contributi a favore delle imprese. Molto conosciuto sia nella sua città d’origine che a Monte Urano, aveva nel sangue anche la passione per la politica: era iscritto a Fratelli d’Italia e si era candidato come consigliere comunale per la sua città nel 2019 con la lista “Cambiamo musica” i cui componenti sono ora all’opposizione in aula. Magari stava già pensando all’appuntamento con le urne del prossimo giugno, e chissà a quanti altri progetti ancora con la famiglia e sul lavoro. L’incidente era parso subito molto grave, tanto che il 118, dopo un primo passaggio al pronto soccorso dell’ospedale Murri di Fermo, aveva disposto il trasporto a Torrette. Lo schianto si era verificato pochi minuti prima di mezzanotte a Osteria, sotto il Comune di Rapagnano: a scontrarsi frontalmente in maniera molto violenta erano state la Fiat Idea condotta dalla vittima e la Lancia Y con al volante la donna.
La ricostruzione
Sul frontale sono ancora in corso gli ultimi accertamenti per verificare la dinamica. Era una notte terribile, fredda e piovosa, la strada era bagnata. Lo schianto lungo la Faleriense, già teatro di episodi analoghi. Particolari ormai secondari di fronte alla tragedia, con la moglie Catia e le due bimbe piccole rimaste sole in casa. «Non potevo mai pensare di perdere - commenta affranto il consigliere regionale di FdI Andrea Putzu - una persona come te. Non posso dimenticare le nostre campagne elettorali, le chiacchierate sulla politica e sulla Juve. Non voglio crederci! Buon viaggio Mattè, proteggi la tua famiglia da lassù!».