Pesaro, ospedale e fondi elettorali
Ruggeri solleva un caso politico

Il rendering dell'ospedale a suo tempo progettato per Fosso Sejore
Il rendering dell'ospedale a suo tempo progettato per Fosso Sejore
di Lorenzo Furlani
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Agosto 2018, 14:13
PESARO La censura politica era già stata espressa per l’apertura alla sanità privata del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, finanziato in campagna elettorale in modo significativo proprio dalle aziende di quel settore. Ma mancava un’esplicita corrispondenza tra i finanziatori del candidato presidente e i destinatari di nuovi provvedimenti amministrativi della Regione Marche. Corrispondenza che c’è per il nuovo ospedale di Muraglia, sempre nel settore della sanità questa volta pubblico privato.

«Succede nella Regione targata Pd»
«Un’impresa finanzia la campagna elettorale di Ceriscioli – attacca la consigliera comunale di Fano del Movimento Cinque Stelle, Marta Ruggeri - e il suo progetto viene poi scelto per la realizzazione dell’ospedale nuovo di Muraglia. Non pensavamo che si potesse arrivare a un punto così basso, eppure è quello che è successo nella nostra Regione targata Pd, dove Fano è stata di fatto commissariata per agevolarne la spoliazione in favore di Pesaro. Credo sia arrivato il momento di invertire la rotta».

La vicenda è quella della Renco, azienda globale di servizi ingegneristici con sede a Pesaro, che nel marzo scorso, alla guida dell’associazione temporanea con le imprese Siram, Papalini e Linea Sterile, aveva presentato un progetto preliminare per la costruzione del nuovo ospedale dell’azienda Marche Nord a Muraglia. Proprio il presidente Ceriscioli il primo agosto scorso aveva comunicato, attraverso gli schermi di Rossini Tv, che la Regione ha scelto, tra questa proposta tecnica e quella presentata dalla Icm di Vicenza, il progetto da porre a base del bando pubblico per il nuovo ospedale, che sarà pubblicato in autunno. Ed è il progetto della Renco.

Il contributo rendicontato
La Renco aveva finanziato nella primavera 2015 la campagna per le elezioni regionali del candidato presidente del Pd, Luca Ceriscioli. Secondo la documentazione pubblicata sul sito web della Regione, la Renco spa erogò l’8 maggio 2015 a Luca Ceriscioli un contributo elettorale di 5.000 euro. Complessivamente Ceriscioli ricevette da imprese e soggetti vari contributi elettorali per complessivi 44.250 euro, quasi interamente spesi (43.170,14).

Sul piano economico sono acclarati, dunque, l’appoggio politico della Renco al candidato presidente Ceriscioli e l’interesse industriale dell’azienda a realizzare una grande opera pubblica, il cui investimento iniziale è stimato in circa 200 milioni di euro. In base alla legge, secondo la procedura del project financing a iniziativa privata prescelta, la Renco nella futura gara pubblica per l’affidamento della costruzione dell’ospedale di Muraglia, a parità di condizioni, godrà del diritto di prelazione rispetto agli altri concorrenti. 

Per questi fatti, Marta Ruggeri, che è la candidata sindaca in pectore del M5s alle prossime elezioni comunali di Fano nel 2019, commenta la decisione annunciata dalla Regione sul nuovo ospedale di Marche Nord come un impensabile e grave scadimento del governo delle Marche a guida Pd.

Post virale su Facebook
L’attacco a Ceriscioli è stato affidato a un post di Facebook, diventato virale su base locale per le innumerevoli condivisioni, dopo che Marta Ruggeri aveva segnalato il caso a Fano Tv. Nel comunicato stampa sulla scelta del progetto Renco per il nuovo ospedale a Muraglia, firmato con i suoi colleghi dell’assise civica di Fano Hadar Omiccioli e Giovanni Fontana, invece, la consigliera comunale aveva preferito invocare per Fano un commissario di emergenza al posto del sindaco Massimo Seri, per stigmatizzare la sudditanza della città alle linee politiche di Pesaro.

L’attacco attiene manifestamente alla sfera dell’etica e dell’opportunità politica, visto che il finanziamento elettorale era stato dichiarato da Ceriscioli, come prescrive la normativa, e la scelta del progetto, secondo quanto si è appreso, è stata compiuta per ragioni tecniche da una commissione che ha assegnato un punteggio a vari parametri (anche se la documentazione ancora non è stata resa disponibile).

D’altro canto, in base alle poche notizie filtrate, emerge una certa irritualità dell’istruttoria svolta, posto che il primo progetto preliminare della Icm Vicenza sarebbe stato presentato nel gennaio 2017, secondo quanto parzialmente comunicato alla stampa dalla Regione, mentre la risposta sfavorevole dell’ente regionale sarebbe di queste settimane, nonostante il codice degli appalti stabilisca che “l’amministrazione aggiudicatrice valuta, entro il termine perentorio di tre mesi, la fattibilità della proposta”. Una valutazione fatta in modo comparato in seguito alla presentazione 14 mesi dopo, nel marzo 2018, del progetto delle imprese del territorio guidate appunto dalla Renco.

La prima polemica emersa due anni fa
La questione dei finanziamenti elettorali di Ceriscioli era già emersa due anni fa. In quell’occasione le critiche furono espresse soprattutto dal deputato pesarese Andrea Cecconi, poi estromesso dal Movimento 5 Stelle per i mancati rimborsi dei compensi parlamentari attestati da ricevute farlocche dei bonifici nel frattempo revocati.

Fu presentata da M5S, Lega e Fratelli d’Itala anche una mozione in consiglio, non accolta, per chiedere le dimissioni di Ceriscioli dal ruolo di assessore regionale alla sanità. Il governatore all’epoca parlò del contributo elettorale della Renco, per quanto allora il progetto per Muraglia non fosse stato neanche presentato: «Sono orgoglioso di avere tra i finanziatori della mia campagna elettorale aziende come la Renco, che portano il nome delle Marche nel mondo».

In base all’esito della recente istruttoria, che ha giudicato migliore il progetto per Marche Nord firmato Renco, ritenendolo fino a prova contraria fondato, nella prospettiva di Ceriscioli è come se fossero arrivati i “nostri”, quelli che lo aiuteranno a realizzare l’opera che costituiva la missione principale della sua candidatura: il nuovo ospedale di Pesaro.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA