Segno dei tempi. Villa Gabrielli, a Tolentino, era una fabbrica; un secolo dopo diventa hotel di lusso. Là dove per decenni è cresciuto lo stile dell’arredamento made in Italy, prende forma e sostanza l’accoglienza made in Marche. Dando corpo a un’idea del cavaliere Franco Moschini, mago Merlino dell'impresa, la villa tardo liberty, che è stata sede della Nazareno Gabrielli e di Poltrona Frau, si trasforma in un “design experience hotel”. Quell'edificio, che ha fatto di Tolentino un punto di riferimento, fin dai primi del ‘900, della pelletteria, rinasce a nuova vita. Dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione, apre di nuovo le porte: non agli operai, artigiani e tecnici come non se ne trovano più sul mercato del lavoro, ma a un popolo di turisti e visitatori, vacanzieri e manager in viaggio di lavoro, da ospitare secondo i migliori parametri, garantiti dalle 4 stelle.
Il recupero
Fatti salva la grazia composta degli esterni di Villa Gabrielli, i grandi spazi interni, recuperate le antiche vasche di concia, sono stati ridisegnati per offrire un’ospitalità di eleganza tutt’altro che standard.
La doppia certificazione
Ma è anche il primo hotel al mondo ad aver conquistato la doppia certificazione di sostenibilità Gbc Historic Building e Leed V4 for Hospitality. Si dimostra così che si può fare un intervento di architettura contemporanea in un edificio storico, coniugando il lato estetico con quello tecnico. Benvenuti dunque a Interno Marche. Anche chi, risiedendo in zona, non sarà ospite dell'hotel, può prenotare un tavolo al lounge bar, e all’Opificio Bistrot, aperto a pranzo e a cena, per gustare i sapori della tradizione reinventati dallo chef Marco Faiella. Inoltre, per rinsaldare i legami di Villa Gabrielli con la comunità cittadina e regionale, da domani, per una settimana, si potrà visitare l’hotel in anteprima.