Camerino, furto in zona rossa: entrano in un hotel inagibile per rubare, tentano la fuga ma finiscono in manette. Due ladri filmati dal proprietario

Subito in libertà dopo la convalida

Camerino, furto in zona rossa: entrano in un hotel inagibile per rubare, tentano la fuga ma finiscono in manette
Camerino, furto in zona rossa: entrano in un hotel inagibile per rubare, tentano la fuga ma finiscono in manette
di Benedetta Lombo
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Martedì 27 Febbraio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 07:15

CAMERINO Entrano nell’hotel I Duchi per rubare, il proprietario dà l’allarme, arrivano i carabinieri che li sorprendono con un televisore in mano, ripresi con il cellulare dal proprietario della struttura mentre fuggono vengono bloccati poco dopo e arrestati. È quanto accaduto sabato scorso. 

La ricostruzione

In manette due campani: Giuseppe D’Ambrosio di 45 anni e Vito Fella di 41. I due sono entrati nell’hotel che si trova in zona rossa e reso inagibile dal terremoto del 2016, poco dopo le 14. Sul cellulare del proprietario si è attivato l’allarme collegato alla struttura e l’imprenditore ha chiamato il 112 affrettandosi lui stesso a raggiungere l’albergo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Camerino e delle stazioni di Camerino e Serravalle. Quando i militari sono entrati hanno trovato due uomini con in mano un televisore che alla vista delle divise, sono fuggiti per le vie del centro. Inseguiti sia dal proprietario che ha filmato col telefonino la loro fuga sia dai carabinieri, i due poco dopo sono stati raggiunti e portati in caserma.

La videosorveglianza

Ai militari il proprietario ha riferito che tre giorni prima era entrato nell’albergo per ripristinare il sistema di videosorveglianza e in quell’occasione si era accorto che dal bar mancavano alcune Tv con tanto di staffa da muro, attrezzatura da bar e varie bottiglie di liquori, mentre su un angolo erano stati ammucchiati un’affettatrice, un’altra Tv e un granitore, probabilmente per essere portati via successivamente.

A quel punto i militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare nell’alloggio dei due (che avevano raggiunto Camerino per lavorare come operai nei cantieri della ricostruzione) trovando altra refurtiva: due granitori, una Tv, due bottiglie di vino e quattro di alcolici. Ieri in Tribunale i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere poi, tramite i legali Mauro Riccioni e Silvia Panico, hanno concordato con il pm Rosanna Buccini, previa riqualificazione del reato di ricettazione in furto, la pena di nove mesi convertiti in lavori di pubblica utilità e sono tornati in libertà.

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