Bretella contestata, costituito il comitato a Bivio Cascinare: «Non siamo per il no ma quell'opera va rivista»

Bretella contestata, costituito il comitato a Bivio Cascinare
Bretella contestata, costituito il comitato a Bivio Cascinare
di Pierpaolo Pierleoni
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Venerdì 1 Dicembre 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:17
SANT’ELPIDIO A MARE - Si è costituito formalmente mercoledì sera, alla casetta di legno di Bivio Cascinare, il comitato UnaBretellaPerChi, nato per chiedere chiarezza sulla realizzazione di una bretella di collegamento dall’uscita autostradale di Civitanova che raggiungerà il territorio elpidiense, interessando soprattutto la frazione. Circa 40 persone hanno partecipato all’assemblea, una trentina quelli che hanno sottoscritto l’adesione ed individuato come referente Manuel Fagiani. Ad introdurre l’incontro Michael Egidi, che ha illustrato una bozza di statuto per formalizzare la nascita del movimento. Nel corso della serata i promotori sono tornati ad evidenziare la loro preoccupazione.  

«Questo non è un comitato del no all’opera – hanno puntualizzato –. Crediamo però che non sia pensabile realizzare un’infrastruttura così significativa che interessa un territorio, bypassando completamente il confronto con i cittadini. Ad oggi non sappiamo quale sia il tracciato e rivendichiamo una consultazione della popolazione. La richiesta è quella di venire a confrontarsi sul territorio e metterci la faccia. I primi passi che muoveremo saranno quelli di metterci in contatto con Regione e Comune». Con l’amministrazione i contatti sono già stati avviati ed il sindaco Alessio Pignotti ha preso l’impegno a farsi portavoce con gli organi regionali. L’aspetto più singolare, per non dire surreale della vicenda, è che si parli da mesi dell’argomento, ma nessuno conosca nel dettaglio le ipotesi sul tracciato


I pareri


Sulla vicenda interviene anche l’ex assessore e consigliere comunale Paride Zallocco: «Mi pare di vedere idee confuse, o a mio modesto modo di percepire, inesistenti – commenta -.

La Regione e le forze politiche che sostengono il progetto hanno una legittima visione sulla necessità dell’opera. Un’infrastruttura favorisce scambi, crea un movimento, aumenta un servizio all’economia. Ma quel è la visione dell’amministrazione? La questione non si può lasciare in mano ad un comitato, che giustamente manifesta perplessità. L’interesse pubblico, qualora si paventasse, va oltre le esigenze legittime e rispettabili di un comitato». Zallocco ritiene che la domanda da porsi sia «quali previsioni hanno gli amministratori su questa porzione di territorio? Su questo si fa la battaglia per seguire il progetto o cambiare rotta. La questione non è trovare il tracciato giusto, ma se è importante realizzarlo. L’amministrazione pensa che Bivio Cascinare debba essere la naturale continuazione della zona commerciale e industriale civitanovese? O vede potenzialità diverse, capaci di restituire un’economia alternativa sotto il profilo agricolo, turistico ricettivo, ambientale e sportivo? Le ciclabili, la basilica di Santa Croce, gli spazi naturali possono essere un valore aggiunto e creare una nuova economia?».

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