Dichiarazione dei redditi, come cambia il calcolo delle detrazioni per i figli a carico nel 2024: requisiti e novità del modello 730

A partire dal 30 aprile, i contribuenti potranno accedere alla dichiarazione precompilata tramite i servizi dell'Agenzia delle Entrate

Dichiarazione dei redditi, come cambia il calcolo delle detrazioni dei figli a carico nel 2024: requisiti e novità del modello 730
Dichiarazione dei redditi, come cambia il calcolo delle detrazioni dei figli a carico nel 2024: requisiti e novità del modello 730
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Venerdì 19 Aprile 2024, 12:51

Tutto pronto per la dichiarazione dei redditi 2024. A partire dal 30 aprile, i contribuenti potranno accedere alla dichiarazione precompilata tramite i servizi dell'Agenzia delle Entrate, comunicando così al fisco il proprio reddito ed effettuando i versamenti delle imposte relative a partire dalla base imponibile e dalle aliquote fiscali per ciascuna imposta dovuta. Tra le novità di quest'anno, un nuovo calcolo per avere le detrazioni dei figli a carico dopo il compimento dei 21 anni.

I requisiti

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Le detrazioni spettano ai genitori per i figli a carico nati all’interno del matrimonio, figli naturali riconosciuti, figli adottivi o affidati. Oltre al requisito dell’età - dai 21 anni in sù - i figli per essere considerati a carico ai fini fiscali non devono avere un reddito annuo lordo uguale o inferiore a 4.000 euro se non hanno ancora compiuto i 24 anni, dopodiché il tetto scende a 2.840,51 euro.

 

Gli importi

La detrazione di base per i figli a carico è pari a 950 euro per ogni figlio. Con due figli, quindi, la detrazione è pari a 1900 euro, con tre figli 2850. Se ci sono più di tre figli a carico, l’importo aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo. Si tratta però di detrazioni “teoriche” da rapportare al reddito complessivo.

 

Il tetto di reddito

La detrazione varia in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare. Non spetta a coloro che posseggono un reddito dai 95.000 euro in su e un solo figlio a carico. In presenza di più figli che danno diritto alla detrazione, l'importo di 95.000 euro è aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo.

Esempi: con due figli la soglia diventa 110.000 euro, con tre figli si arriva a 125.000 euro (95.000+30.000), con quattro figli diventa 140.000 (95.000 + 45.000). E così via.

 

Il calcolo

Per chi compila la dichiarazione dei redditi con il software scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, non occorre fare calcoli di sorta, perché saranno fatti automaticamente dallo stesso software.

A ogni modo, la formula prevede di moltiplicare l’importo della detrazione per la differenza tra la soglia massima e il reddito complessivo.

Esempi: Primo figlio over 21 a carico, la formula è: 950 x (95.000-Reddito complessivo); Secondo figlio over 21 anni, la formula è: (950 + 950) x (110.000- Rc); Terzo figlio over 21 anni, la formula è: (950 + 950 + 950) x (125.000- Rc).

Nel caso quindi di un contribuente con un solo figlio a carico ultra 21enne, e un reddito complessivo annuo pari a 13.000 euro, la detrazione effettiva sarà di 820 euro; a fronte di un reddito di 20.000 euro scende a 750 euro; se il reddito è pari a 30.000 euro la detrazione per il figlio sarà pari a 650 euro; e così via a scendere fino a detrazione zero con 95.000 euro di reddito o più. Come detto, la soglia si alza nel caso di più figli ultra 21enni a carico. Ad esempio, a fronte di un reddito complessivo pari a 45.000 euro lordi annui e due figli a carico, la detrazione effettiva sarà pari a 1.123 euro (mentre la detrazione teorica è pari a 1.900).

 

La ripartizione tra i genitori

La detrazione è ripartita nella misura del 50 per cento tra i due genitori. È possibile però una deroga, previo accordo tra gli stessi, che consente una diversa ripartizione della detrazione spettante a favore del genitore che possiede un reddito più elevato. La circolare n. 15/E dell’Agenzia delle Entrate ha precisato che - se si opta per la detrazioni solo sul reddito del genitore “più ricco” - pur non essendo richiesta alcuna particolare forma dell’accordo tra i coniugi, in caso di controllo fiscale i genitori devono fornire la prova dell’accordo. La deroga al 50% a testa, è stata pensata soprattutto per venire incontro alle coppie in cui uno dei genitori è fiscalmente incapiente. Nel caso in cui uno dei due genitori non lavori e non abbia reddito autonomo, quindi risulti fiscalmente a carico del coniuge, l'art. 12 del TUIR stabilisce che «la detrazione compete a quest'ultimo per l'intero importo».

 

I figli minorenni

I benefici fiscali per i figli minorenni sono incorporati nell’Assegno unico universale (AUU) erogato mensilmente dall’INPS ai nuclei familiari. L’importo dell’assegno varia in base all’ISEE del nucleo familiare, all’età e al numero dei figli. Comprende una quota variabile progressiva e maggiorazioni per situazioni specifiche (nuclei numerosi, madri giovani, figli con disabilità, ecc). Con l’Assegno Unico Universale che ha incorporato la gran parte delle agevolazioni fiscali e dei bonus per i nuclei familiari relativamente ai figli minorenni e disabili, le detrazioni Irpef per i figli a carico da inserire nella dichiarazione dei redditi sono rimaste solo per i figli di età pari o superiore a 21 anni. Le detrazioni possono essere richieste tramite il Modello 730/2024 o il Modello Redditi Persone Fisiche 2024.

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