Baby squillo a Roma: «A 15 anni mi sono prostituita (per 100 euro). Schifata di quello che mi hanno convinto a fare»

La ragazza, all’epoca 15enne, si vendeva con la sua amica per 100 euro. Un fotografo amico è accusato di prostituzione minorile

Baby squillo a Roma: «A 15 anni mi sono prostituita (per 100 euro). Schifata di quello che mi hanno convinto a fare»
Baby squillo a Roma: «A 15 anni mi sono prostituita (per 100 euro). Schifata di quello che mi hanno convinto a fare»
di Valeria Di Corrado
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Novembre 2023, 12:22

«L’ho fatto un po’ per soldi, un po’ come sfida. Avevo solo 15 anni, ero ingenua». Baby squillo per gioco e, come ha spiegato ieri ai giudici a distanza di 7 anni, per incoscienza. Nell’estate del 2016 Marilù (il nome è di fantasia, ndr) si era prestata ad avere rapporti sessuali a pagamento indotta da un fotografo romano di 33 anni più grande di lei, Massimiliano B., ora imputato per prostituzione minorile davanti alla prima sezione penale del Tribunale della Capitale. I fatti si sarebbero svolti nello “Studio 10” di Torre Angela, dove alcune adolescenti con il sogno di diventare modelle finivano per vendere il proprio corpo e girare video hot.

L’uomo, che ora ha 55 anni, insieme al suo amico Stefano Grimaldi, l’ex militare con l’hobby delle foto già condannato con il rito abbreviato in primo grado a 7 anni di reclusione per prostituzione e pornografia minorile, avrebbe anche utilizzato Marilù e l’amica del cuore Rossella (pure lei 15enne) per «realizzare un’esibizione pornografica, inducendo le vittime a compiere atti sessuali tra loro». I due uomini le incentivavano a proseguire lanciando in aria e addosso alle ragazzine le banconote con le quali le pagavano, filmando il tutto.

Le testimonianze

Ieri nel corso del processo a carico di Massimiliano B. sono state sentite le due vittime. Rossella, la prima a sedersi sul banco dei testimoni, ha avuto serie difficoltà emotive a ripercorrere quel periodo della sua vita. Tant’è vero che più volte il collegio ha dovuto interrompere l’udienza perché la ragazza ha avuto dei conati di vomito. «Avevo appena 15 anni, l’ho fatto per guadagnare qualche soldo, ma poi con il tempo mi sono schifata di quello che mi avevano convinta a fare», ha raccontato Rossella tra le lacrime.
Era stata lei la prima a mettere piede nello “Studio 10” di via Lasinio con la prospettiva di realizzare un book fotografico da utilizzare nel mondo della moda e dello spettacolo. Invece era finita per prostituirsi con Grimaldi e altri uomini, in cambio di denaro, sigarette e trucchi. La sua drammatica vicenda è venuta alla luce grazie alla denuncia sporta dal titolare di una palestra in zona Ardeatina, con il quale Rossella si era confidata, dopo avergli chiesto di insegnarle una mossa di arti marziali «idonea a uccidere un uomo».

La seconda vittima

«Anche lei l’ha fatto per soldi?», ha chiesto il presidente Alfonso Sabella a Marilù, la seconda vittima sentita come testimone. «Si, con l’ingenuità di una quindicenne, ho seguito la mia migliore amica, con la quale avevo una relazione simbiotica, come è tipico di quell’età - ha spiegato la ragazza, che oggi ha 22 anni - Mi sentivo al sicuro proprio perché c’era lei e facevo con lei quelle cose. Sicuramente la parte economica ha avuto il suo peso». «Vedevo che la mia amica aveva sempre la disponibilità di tanti soldi. Magari erano cento euro, ma visti con gli occhi di una quindicenne mi sembravano tanti. Più che per fare esperienza, l’ho fatto per quella che all’epoca ritenevo fosse una sfida», ha concluso Marilù. Poi ha confermato che Massimiliano B. sapeva che era minorenne, «perché nel tragitto mentre mi accompagnava in macchina ha fatto riferimento all’età mia e della mia amica, in relazione alla pericolosità della situazione. Non mi ha detto esplicitamente di non dirlo a nessuno, ma ha mi invitato a prestare attenzione a questa vicenda, proprio perché eravamo minorenni». La ragazza ha confermato anche di essere stata condotta nel bagno dello studio fotografico per compiere atti sessuali, dietro il pagamento di 100 euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA