La scommessa da 126 milioni dei borghi digitalizzati: due bandi regionali per rilanciare l’entroterra

I fondi per i magici borghi marchigiani: qui siamo ad Acquaviva Picena
I fondi per i magici borghi marchigiani: qui siamo ad Acquaviva Picena
di Martina Marinangeli
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Venerdì 26 Aprile 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 15:44

ANCONA Custodi di tradizioni secolari, di gioielli artistici ed architettonici impareggiabili. Pezzi di storia che prendono vita nella quotidianità di ogni giorno. I borghi delle Marche sembrano usciti da un libro di fiabe. Ma il fenomeno dello spopolamento e le devastazioni del terremoto del 2016 di cui il sud della regione porta ancora i segni, ne hanno messo a dura prova la vitalità. Per questa ragione, si è resa necessaria un’iniezione di liquidità straordinaria, finalizzata a salvaguardare un patrimonio culturale e paesaggistico che non può essere disperso e che rappresenta uno dei principali volani del nostro turismo.

Il tesoretto

Il Programma regionale integrato degli interventi per la riqualificazione e valorizzazione dei borghi varato dalla Regione prevede lo stanziamento di 7 milioni di euro nel triennio, da inserire in una strategia più ampia di rilancio da 126 milioni di euro, finanziati con risorse del Pnrr e dei fondi europei.

Un investimento mirato a far rivivere i borghi, anche in considerazione del fatto che il 70% dei comuni marchigiani ha una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e che 302 centri sono inseriti nell’elenco dei borghi storici. Tra gli interventi approvati con il programma regionale integrato, centrale è la misura dedicata ai comuni attraverso l’avviso pubblico “Borgo accogliente”. La manifestazione prevede la proposta di una progettualità rivolta ad interventi in infrastrutture, riqualificazione di patrimonio immobiliare pubblico, decoro urbano e promozione turistica.

La digitalizzazione

Al finanziamento della misura concorrono sia fondi regionali pari a 9,5 milioni di euro, sia risorse afferenti al fondo di rotazione per 14.717.012 euro. Ma sebbene siano i depositari per eccellenza del binomio storia&tradizione, i nostri borghi devono anche varcare le soglie del terzo millennio. A tal fine, Palazzo Raffaello ha avviato il bando Borgo Digitale Diffuso per «sostenere la digitalizzazione dei Comuni marchigiani». L'iniziativa, con una dotazione di 8,5 milioni di fondi Fesr 2021/2027, ha visto la partecipazione di ben 190 enti locali, a testimonianza del grande interesse per la trasformazione digitale del territorio. I Comuni beneficiari riceveranno 45mila euro per dar seguito alle proposte progettuali presentate nell'arco del biennio 2024/2025. I progetti ammessi riguardano interventi in ambito Ict, finalizzati all'obiettivo della promozione e valorizzazione economica dei territori, della costruzione di città intelligenti e della semplificazione dei rapporti con il cittadino attraverso il digitale. A spasso nella storia, sì, ma con tutti i benefit della contemporaneità.

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