Porto San Giorgio, giornata dedicata al patrono: processione bagnata dalla pioggia

Giornata dedicata al patrono: processione bagnata dalla pioggia
Giornata dedicata al patrono: processione bagnata dalla pioggia
di Serena Murri
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 11:44

PORTO SAN GIORGIO San Giorgio è arrivato, accompagnato dalla pioggia. Le celebrazioni religiose sono iniziate ufficialmente ieri mattina, con la messa solenne nella chiesa di San Giorgio martire che per l'occasione è stata officiata dall'arcivescovo Rocco Pennacchio, che dopo aver ricordato la figura del santo patrono esortando ad ispirarsi a lui e alla sua fede, ha infine rammentato ai politici di fare in modo che le speranze dei giovani non siano vane. Nel pomeriggio di ieri, a partire dalle 17, c'è stata la processione, appuntamento irrinunciabile per ogni sangiorgese doc che si rispetti.

La processione

Tante le associazioni locali che hanno preso parte alla sfilata religiosa, dall'Agesci con gli scout, all'Avis, alla Croce Azzurra, ai ragazzi delle scuole e delle associazioni sportive, ognuna con il suo stendardo.

A colpire maggiormente il pubblico, è stata una grande bandiera dell'Italia con al centro lo stemma di Porto San Giorgio, accompagnata dai Marinai d'Italia. Il meteo, fino ad un certo punto, ha retto ed era uscito perfino il sole ma all'arrivo del Santo sul lungomare centro, ha iniziato a piovere come spesso accade in quest'occasione cittadina. Alla sfilata erano presenti diverse autorità civili e religiose, seguite dalla banda munita di kway che ha continuato a suonare imperterrita, nonostante le gocce di pioggia.

Forse per via delle condizioni meteo e del mare, non vi erano chiatte in mare ad aspettare il santo, se non una barca dalla quale provenivano i botti festosi in onore della giornata dedicata all'amato santo. L'altare che sosteneva i parroci, insieme al santo, si è posizionato al centro del lungomare per conferire ai tanti fedeli accorsi la consueta benedizione davanti al mare. Don Pietro Gervasio della parrocchia di Gesù Redentore, reggeva l'ombrello mentre Don Mario Lusek ha recitato la preghiera rivolgendosi al mare: «Siamo stati abituati a guardarti solo come risorsa di un turismo disimpegnato e trasgressivo. Eppure, da sempre, caro mare sei stato caricato di grandi significati simbolici. Hai rappresentato la libertà. Il coraggio. Il viaggio. La scoperta. La fiducia. Il sogno di un approdo, di una meta e di un porto sicuro. L'acqua che abbiamo davanti agli occhi, ci richiama all'infinito.

Duecento santuari

Da Trieste a Santa Maria di Leuca, nelle regioni italiane che si affacciano sul mar Adriatico, sono presenti più di 200 santuari quasi tutti mariani. Il mare incanta, il mare uccide, il mare commuove, il mare spaventa. Si traveste in un lago, oppure costruisce tempeste. Divora navi. Provoca naufragi. Regala ricchezze. Non dà risposte. È saggio. È potente. È imprevedibile. L'acqua trasforma e si trasforma. Insegna che ogni cambiamento può essere ambiguo. San Giorgio, aiutaci a percepire che il tempo della vacanza e del turismo, non sono uno spazio vuoto ma può essere luogo dove trovare il gusto di parlarsi. Veglia sulle nostre famiglie, su quelle dei marinai, degli imprenditori.

Ogni imbarcazione porti al mondo, oggi in subbuglio, un messaggio di vicinanza. San Giorgio, noi vogliamo far risplendere attraverso te, il volto di Dio su coloro che sono morti in mare e benedire il nostro mare. La tua benedizione ci accompagni». Dopo la benedizione sul mare e sulle persone, con un po' di fretta messa dalla pioggia che cadeva copiosamente, il corteo ha ripreso il suo percorso verso la chiesa di San Giorgio.

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