Fermo, spaccio in monopattino e cliente che si droga nel bagno del ristorante: la polizia arriva grazie all'App

Fermo, spaccio in monopattino e cliente che si droga nel bagno del ristorante: la polizia arriva grazie all'App
Fermo, spaccio in monopattino e cliente che si droga nel bagno del ristorante: la polizia arriva grazie all'App
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Martedì 23 Aprile 2024, 17:23

FERMO - Fermo, spaccio in monopattino e cliente che si droga nel bagno del ristorante: la polizia arriva grazie all'App. La Polizia di Stato di Fermo negli ultimi giorni ha effettuatto diversi interventi dopo le segnalazioneidei cittadini sia al 112 NUE che sull’ app. “YouPol”.

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Gli interventi

In questi giorni sono arrivate diverse segnalazioni, tra cui un utente anonimo che segnalava: "c’è uno spacciatore in monopattino a Lido Tre Archi che nasconde un borsello in una fioriera in via…". i poliziotti, coordinati dal Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale, a seguito della predetta segnalazione, rinvenivano diverse dosi di sostanza stupefacente, seppur sequestrata a carico di ignoti, in quanto vi sono indagini per identificare lo spacciatore. 
Oppure sabato scorso, a seguito di una segnalazione, i Poliziotti si recavano presso una nota attività ristorativa di Porto San Giorgio, in cui vi era una persona dedita al consumo di stupefacenti all’interno dell’attività. Infatti, un cinquantenne, chiuso in bagno all’arrivo degli agenti, veniva trovato con una modica quantità di cocaina
Un altro intervento, sempre a seguito alla grande collaborazione di molti cittadini, è avvenuto a Porto Sant’Elpidio.

Nella circostanza una donna, mentre faceva shopping, segnalava al 112 e alla cassiera che, all’interno del negozio di abbigliamento, vi era un nordafricano che prelevava e nascondeva dei vestiti all’interno di uno zaino. Quest’ultimo, vistosi scoperto, fuggiva dal negozio con la merce e, durante la fuga, perdeva il telefono cellulare. Mentre gli agenti giungevano sul posto, il malvivente ritornava per prendere il telefono ma trovava gli agenti che erano intervenuti sul posto. L’uomo, un marocchino di cinquant’anni, privo del permesso di soggiorno e con diversi precedenti, veniva invitato a regolarizzare la sua posizione sul territorio italiano, in attesa di un eventuale denuncia del titolare del negozio.

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Come funziona l'App

La Polizia di Stato ha messo a disposizione di tutti un’App che permette di interagire in diretta con le Forze di Polizia inviando segnalazioni (video, audio, immagini, ovvero contenuti di testo) anche in relazione ad episodi di bullismo, oltre a episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, o ancora di violenza domestica. Un’applicazione che serve la comunità a 360 gradi, pensata anche per tutelare e fornire ai ragazzi uno strumento che parli il loro linguaggio. I contenuti trasmessi tramite App, anche in forma anonima, vengono inoltrati alla Sala Operativa P.S. come una sorta di WhatsApp, in modalità geolocalizzata, consentendo in tal modo ai poliziotti di avere contezza, in tempo reale, circa il luogo ed i dettagli degli eventi che si intendono segnalare, accorciando così le distanze tra il cittadino e le Forze dell’Ordine. 

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