Fiori e candele nel casale degli orrori. Tac alle ossa: come è morta Andreea?

Spunta anche uno striscione: «Giustizia». La madre: «Voglio la verità per la mia bambina»

Fiori e candele nel casale degli orrori. Tac alle ossa: come è morta Andreea?
Fiori e candele nel casale degli orrori. Tac alle ossa: come è morta Andreea?
di Talita Frezzi
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 23:34 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 15:19

CASTELPLANIO Quel luogo di morte oggi è circondato di fiori bianchi, peluche, lettere e candele. Ma anche da uno striscione: “Giustizia per Andreea”. Non la chiede solo la mamma Georgeta, ma anche chi conosceva la ragazza, seppure attraverso le foto rimbalzate sui media. E mentre la Procura sta lavorando su più fronti per capire come è morta la 27enne, i cui resti ossei sono stati rinvenuti sabato scorso in un casolare diroccato sulla Montecarottese, sono troppi gli interrogativi ancora senza risposta.

Lacrime e rabbia

Con la conclusione dei sopralluoghi dei carabinieri, al casolare sono stati deposti fiori, orsacchiotti, candele e uno striscione.

Lì, dove Andreea ha trovato la morte, si stende una carezza di pietà. Martedì all’ospedale di Torrette sarà eseguita una Tac su suo scheletro per ricercare eventuali microfratture o indizi utili a ricostruire le cause del decesso. All’attenzione del medico legale e del radiologo incaricati dalla pm Irene Bilotta, ci sono in particolare il cranio e i primi anelli tracheali e il collo. Sebbene dall’autopsia del professor Adriano Tagliabracci siano state escluse macrofratture e segni evidenti di violenza, si cercano altre tracce per capire se Andreea possa essere stata colpita alla testa o se possa essere morta per asfissia. In quest’ultimo caso, potrebbe essere avvenuto come conseguenza di una violenta compressione del collo, per una stretta oper un impiccamento. Nel casolare è stata rinvenuta una sciarpa, parzialmente attaccata a una trave. Una scena che, unitamente a una scritta incisa su un muro con un corpo contundente (ma il cui contenuto non è stato rivelato), porterebbe la Procura a non escludere la pista del suicidio, così come quella di uno scenario realizzato volutamente per depistare gli investigatori. Tante le piste d’indagine che si stanno vagliando nel doloroso e difficile terreno dei dubbi. Intanto, l’ex fidanzato Simone Gresti resta l’unico indagato per omicidio volontario e, come ipotesi alternativa, istigazione al suicidio, oltre a sequestro di persona e spaccio di stupefacenti.

E’ anche al vaglio dei carabinieri il filmato realizzato da uno youtuber che si sarebbe introdotto nel casolare a inizio aprile 2022. Intanto, mamma Georgeta attende la verità e affida ai social un toccante addio. «Per quasi due lunghissimi anni ti ho cercata e sono riuscita ad andare avanti con la speranza, l'unica cosa a cui mi potevo aggrappare, poi una telefonata me l’ha spazzata via - ha scritto -. Il dolore della tua assenza è devastante, nel silenzio delle mura il mio cuore ferito piange dentro la tua stanza guardando le tue foto. Mi manchi amore mio. Mi hai lasciata sola non per la tua volontà per un destino non capito, non accettato, non voluto. Come era bello averti vicino, sfiorare il tuo viso da bambina con occhi innocenti, quelli in grado di guardarti dentro fino in fondo all'anima. Ora sconsolata dalla realtà vorrei volare fino a te, dirti che ti amo amore mio, chiederti perdono se sono ancora qua mio malgrado, vorrei avere le tue ali d'angelo per prendere il volo e arrivare a te, abbracciarti e non lasciarti più. So che un giorno succederà - conclude il suo pensiero alla figlia - per ora sei felice in compagnia dei tuoi nonni che ti amavano tantissimo. Ti amo amore di mamma. Chi ha spento il tuo sorriso deve pagare. Voglio che la verità venga a galla e giustizia sia fatta. Voglio giustizia per la mia bambina!».

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