L'ultimo audio di Andreea: «Insieme io e Simone facciamo casini». Lo youtuber: «Nel casale il corpo non c'era»

L'ultimo auto di Andreea: «Insieme io e Simone facciamo casini». Lo youtuber: «Nel casale il corpo non c'era»
L'ultimo auto di Andreea: «Insieme io e Simone facciamo casini». Lo youtuber: «Nel casale il corpo non c'era»
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 08:49

CASTELPLANIO - Due anni di ricerche e di dirette, scandagliati in un'ora di trasmissione da Federica Sciarelli assieme all'inviata Veronica Greganti e all'avvocato Emanuele Giuliani. Due anni di ricerche, con Andreea Rabciuc sparita nel nulla la notte tra l'11 ed il 12 marzo 2022 durante una festa in una roulotte e dopo avere litigato con il fidanzato Simone Gresti. Chi l'ha Visto è tornato sul caso dopo il ritrovamento dei resti della giovane 27enne in un casale abbandonato a Castelplanio ed ha ripercorso tutte le tappe di una indagine che fino a sabato scorso sembrava essere finita in un vicolo cieco.

Così ad inizio trasmissione viene riprodotto un audio risalente a gennaio 2022 - tre mesi prima della sua scomparsa - inviato dalla ragazza alla sorella di Gresti.

Piange. «Ci sto provando a levarmi dal c... ci provo da tanto tempo. So che Simone mi vuole bene ma siamo due cose che fanno dei casini...». 

E' stato anche ascoltato uno youtuber che dentro quel casale ci è entrato per cercare indizi di un festino: «Abbiamo guardato ovunque - ha detto il ragazzo - persino negli angoli delle mura, siamo saliti pure al piano di sopra che era traballante. Siamo stati anche dove è stato ritrovato il corpo, ho ripreso tutto con il cellulare. Ma non c'era nulla, con la torcia l'avrei visto». Su Youtube quell'edificio era stato chiamato il "casale degli orrori" e il proprietario aveva chiesto venisse rimosso, facendo le proprie rimostranze per il nome che gli era stato affibbiato. Il filmato è stato dunque tolto dalla piattaforma. «Due anni dopo quel casale - ha detto Federica Sciarelli - è diventato proprio il casale dell'orrore».

La sciarpa e il biglietto ritrovati assieme ai resti di Andreea Rabciuc

All'interno del casale sono stati trovati brandelli di quegli indumenti con cui Andreea Rabciuc era uscita quella sera: ci sarebbe anche una sciarpa con una stampa a forma di stelle e un biglietto con una scritta. Tutto all'analisi della scientifica dei carabinieri di Ancona.

La ricostruzione della notte della scomparsa

La trasmissione ha ricostruito nel dettaglio l'ultima giornata e l'ultima sera prima della scomparsa di Andreea, ascoltando l'ex fidanzato Daniele, gli amici, lo stesso Simone Gresti. L'avvocato di quest'ultimo spiega che il suo assistito attualmente «ha quattro ipotesi di reato - dice il legale Emanuele Giuliani -: oltre al sequestro persona, allo spaccio, c'è l'ipotesi di omicidio volontario e l'istigazione al suicidio in seguito ad elementi individuati  con gli accertamenti tecnici irripetibili, all'interno del casa, sui resti di Andreea e sui reperti trovati all'interno del casale. La procura vuole indagare a 360 gradi, però bisogna vedere se sono ipotesi sostenibili».

Il giallo della finestra rotta del casale

La troupe di Chi l'ha Visto il 6 aprile del 2022,  25 giorni dopo la scomparsa di Andreea, ha effettuato un sopralluogo proprio in quel casale e la finestra nel retro della casa era rotta, tanto che l'operatore era riuscito a riprendere l'interno dell'abitazione, senza notare nulla. «Non c'erano nemmeno odori particolari», sottolinea la Sciarelli. «Possibile che Andreea non fosse lì da subito?».

La telefonata drammatica di mamma Georgeta a 7 mesi dalla scomparsa di Andreea

Viene anche riproposta una drammatica telefonata della mamma di Andreea a 7 mesi dalla scomparsa della giovane: «Sono 7 mesi che mia figlia non si fa sentire - dice al telefono la signora Georgeta  -: Simone Gresti deve dire la verità. Cosa è successo ad Andrea? Perchè non è tornata più? Perchè non hai risposto al telefono, non lo hai fatto fino a quando non ho minacciato di chiamare i carabinieri. Non hai versato una lacrima, non ti ho visto mai disperato, non hai mai detto amo questa ragazza». A quel punto Simone Gresti risponde nervosamente: «Dove è andata Andreea non lo so. Tante volte mi è scappata via. Io non c'entro niente in questa storia e basta».

La telefonata del 12 marzo, la notte della scomparsa

Il 12 marzo alle 4 del mattino - la notte della sua scomparsa -  Andreea chiama il padre che abita in Spagna: a quell'ora però l'uomo stava dormendo e quindi non ha risposto. Il papà prova a chiamarla a mezzogiorno ma la ragazza non si fa sentire. «Tre settimane - ricorda - prima mi aveva chiesto aiuto per venire a Madrid perchè si trovava male con il fidanzato e che si era messa nei guai per colpa sua».

«Oggi sono stati fatti accertamenti su alcuni reperti trovati - ha spiegato l'avvocato -. Questa è una situazione in evoluzione. La procura ipotizza varie fattispecie di reato. L'auto è ancora sottoposta al sequestro e adesso con questa novità vedremo come si evolverà la situazione. Riguardo alle macchie di sangue parliamo di una dimensione pari ad uno spillo. Non è la macchia di sangue che preoccupa». 

L'avvocato Giuliani ha aggiunto: «Bisogna considerare anche i rapporti tra le persone. Simone sta pagando un prezzo altissimo. Sono tre anni che subisce un processo lunghissimo. Bisogna stare cauti perchè se dopo viene fuori che non ci sono elementi per una condanna la situazione cambia. Siamo nella fase embrionale della vicenda e spero che a breve ci porterà ad una verità. Il mio assistito non so dove sia, lui può uscire. Che debba essere controllato anche se va in un bar mi sembra eccessivo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA