Maurizio Sarri è andato a Formello per presentare le sue dimissioni. Il tecnico biancoceleste lascia così la Lazio che però sta facendo delle valutazioni e al momento non avrebbe accettato le dimissioni. Il club non ha pensato infatti alle alternative che, in questo momento, rigurdano i nomi di Tudor (come a Napoli accetterebbe però solo due anni di contratto) e quello di Tommaso Rocchi (in pole position).
Oltre all'ex attaccante c'è anche il nome di Miroslav Klose che giorni fa si era proposto a Lotito. Dopo quattro sconfitte consecutive tra campionato e Champions, la situazione a Formello è in continua evoluzione in vista delle ultime dieci giornate di campionato e per le semifinali di Coppa Italia contro la Juventus.
Sarri dimesso, cosa succede
Intanto, il ritiro ordinato ieri notte da Lotito - con tanto di battibecco nello spogliatoio dell'Olimpico - è ufficiale e confermato. È una soluzione tampone per il terribile momento, dopo il quinto ko casalingo contro l'Udinese, il dodicesimo di questo campionato, peggior risultato dal 2009/10, stagione finita col dodicesimo posto.
Sarri, sfogo nello spogliatoio con i giocatori
Sedici sconfitte totali, Sarri aveva fatto peggio (19) solo in serie B col Pescara, e ieri - nonostante la società lo abbia confermato - è sceso nello spogliatoio e ha ripetuto al gruppo: «Se non mi volete più, parlate chiaro».