Ex zuccherificio, bocciate le osservazioni. Per un voto passa la linea della giunta, si dimette la capogruppo Pd

Ex zuccherificio, bocciate le osservazioni. Per un voto passa la linea della giunta, si dimette la capogruppo Pd. Nella foto la riunione del consiglio comunale di ieri sera
Ex zuccherificio, bocciate le osservazioni. Per un voto passa la linea della giunta, si dimette la capogruppo Pd. Nella foto la riunione del consiglio comunale di ieri sera
di Massimo Foghetti
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Venerdì 19 Aprile 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:31

FANO E’ stata una seduta con colpi di scena quella del consiglio comunale che ieri sera ha proseguito e concluso la discussione delle osservazioni sull’area dell’ex zuccherificio, nonostante l’istanza di sospensione da parte delle opposizioni per una richiesta di parere alla Prefettura, sottoscritta anche da Giacomoni e Marchegiani della maggioranza.

È passata la linea della giunta nonostante le defezioni nel centrosinistra, bocciate per un solo voto le osservazioni che chiedevano di cancellare il polo logistico e di ripristinare il divieto per le industrie insalubri di seconda classe in prossimità della scuola primaria Decio Raggi (in questo caso due i voti di scarto). 

I colpi di scena

Il primo colpo di scena, quello più eclatante, è stato dato dalle dimissioni dal ruolo di capogruppo del Partito democratico di Agnese Giacomoni in aperto conflitto con la giunta, di cui fa parte come vicesindaco Cristian Fanesi, candidato sindaco del suo stesso partito e della coalizione di centrosinistra. Al suo posto è stato nominato Federico Perini.

E’ stata una decisione che la consigliera comunale aveva preso fin dalla sera prima, quando la seduta del consiglio (dopo le contestazioni delle opposizioni per l’inizio tre minuti oltre il milite di orario consentito dal regolamento) è stata sospesa anzitempo, dopo un’interruzione temporanea seguita da una riunione dei capigruppo resa necessaria per valutare il parere del segretario generale che limita il voto dei consiglieri alle controdeduzioni dell’ufficio urbanistica e non alle osservazioni in sé, cosicché come Morganti ha spiegato in aula nel caso in cui la proposta degli uffici di respingere le osservazioni non fosse stata approvata le osservazioni sarebbero rimaste inevase. Sembra che il segretario del Pd Renato Claudio Minardi abbia più volte tentato nella giornata di ieri di convincere Giacomoni a recedere dalla sua iniziativa, ma senza risultato.

La segnalazione alla Prefettura

Di un altro colpo di scena si è reso interprete Tommaso Mazzanti, capogruppo del movimento 5 Stelle, che subito dopo l’appello ha chiesto la sospensione della discussione per attendere il responso della Prefettura, richiesto in mattinata, sulla possibilità o meno dei consiglieri di approvare le osservazioni nonostante siano state presentate in consiglio con il parere contrario dell’ufficio urbanistica.

La richiesta è stata respinta. 

E’ iniziato così il confronto sulle osservazioni presentate dal comitato dei residenti di via della Pineta e dall’associazione Lupus in Fabula che chiedevano sia l’eliminazione del polo logistico alimentare, sia il divieto di insediare le aziende insalubri. E’ stato in questo momento che Agnese Giacomoni ha espresso tutto il suo dissenso.

La censura

«La salute dei cittadini – ha esordito – non è negoziabile. Il polo logistico comporterà un aumento esponenziale delle polveri sottili, a causa dell’andirivieni di tir e camion h24; immaginiamo l’inquinamento acustico per mantenere celle frigorifere e compressori esterni sempre accesi e tutto ciò in presenza di case di civile abitazione e soprattutto della scuola Decio Raggi e della nuova Piscina “Nuotiamo”, frequentate da bambini». Giacomoni ha poi segnalato le anomalie della procedura per l’autorizzazione nel 2016 della torrefazione Ultramar Caffè.

Le critiche

Considerazioni poi ampliate da Luca Serfilippi e Ilari della Lega, Tarsi di Fratelli d’Italia, Panaroni e Tommaso Mazzanti del M5S. Ma anche, in seno alla maggioranza da Carla Luzi della lista civica In Comune che ha detto chiaramente che avrebbe votato contro e da Stefano Marchegiani di Azione che però ha anticipato la sua astensione. Così come ha fatto al momento del voto Enrico Cipriani di Azione. Alla fine per un solo voto di differenza 10 a 9 le osservazioni sono state respinte, nonostante che ci sia in ballo un esposto alla procura da parte dei residenti. Il candidato sindaco della Lega Serfilippi è uscito dall’aula, facendo scendere i no a 8, quando si è trattato di votare l’osservazione che chiedeva di reintrodurre il divieto delle aziende di seconda classe per la torrefazione Ultramar Caffè.

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