I funerali
Un solo colpo, a distanza ravvicinata, su cui oggi si concentreranno gli accertamenti del medico legale Mauro Pesaresi incaricato di eseguire l’autopsia prevista in mattinata, alle 9.30, all’ospedale Santa Croce di Fano. Non che dall’esame autoptico sulla 40enne, mamma di una bimba di poco più di due anni, gli inquirenti si aspettino chissà che rivelazioni, ma se non altro l’ispezione consentirà di poter restituire la salma alla famiglia tanto che il funerale potrebbe essere fissato già il giorno dopo nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Fossombrone per cui il Comune ha già decretato il lutto cittadino. Un addio forse nello stesso giorno dell’udienza di convalida davanti al gip del 47enne Marchionni, dall’altro giorno in carcere a Villa Fastiggi per omicidio volontario. Martedì mattina, mentre in casa accorreva allo sparo il fratello, fuori con la figlioletta, l’uomo, subito dopo aver ammazzato la cognata, si è costituito ai carabinieri, consegnando la pistola e limitandosi a una dichiarazione telegrafica: «Ho ucciso una donna».
Il sopralluogo
Per dire: martedì quando i carabinieri si sono intrattenuti per ore nell’abitazione di via Pirandello, casa isolata nelle campagne di Piancerreto, nel sopralluogo hanno sequestrato al fratello di Andrea, Enrico, 15 fucili che l’uomo regolarmente deteneva. Questa è la legge. E per la legge Andrea Marchionni era un perfetto sconosciuto. Così come per i servizi sociali o le strutture sanitarie. E ancora sotto molti altri aspetti resta uno sconosciuto. Un enigma da decifrare.