Ambulanza di notte senza medico: «Così si violano le regole regionali». Il vicesindaco di Fossombrone scrive alla dirigente Storti

Ambulanza di notte senza medico: «Così si violano le regole regionali». Il vicesindaco scrive alla dirigente Storti
Ambulanza di notte senza medico: «Così si violano le regole regionali». ​Il vicesindaco scrive alla dirigente Storti
di Roberto Giungi
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Martedì 19 Marzo 2024, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:40

FOSSOMBRONE Emergenza continua per i pronto soccorso. Non fa dormire sonni tranquilli a nessuno che di notte nella vallata del Metauro da Fossombrone a Fano sia disponibile una sola ambulanza medicalizzata.

Il disagio

«Intendiamo sottolineare - scrive il vicesindaco Michele Chiarabilli alla direttrice dell’Ast Pesaro Urbino e al direttore della sala operativa del 118 - che continua a persistere dai primi giorni di marzo nell’ospedale di Fossombrone una situazione estremamente spiacevole a causa della mancanza nelle ore notturne del medico all’interno del mezzo di soccorso avanzato con tutte le conseguenze negative che possono derivare nei confronti dei potenziali pazienti con riferimento alla casistica del cosiddetto codice rosso».

Dal punto di vista burocratico l’aggravante è data dal fatto che «purtroppo tali disposizioni sono in completa violazione delle delibere regionali e potrebbero avere in futuro anche conseguenze di tipo penale nei confronti di chi ha autorizzato tale soluzione». Non si tratta di una dichiarazione di “guerra”. «Siamo consapevoli delle difficoltà oggettive – prosegue Chiarabilli - nel reperire il personale medico ed il nostro spirito è sempre stato costruttivo senza mai strumentalizzare politicamente la questione sanità».

Resta la presa d’atto che «una sola ambulanza medicalizzata è assolutamente insufficiente per un bacino di oltre 100mila abitanti».

La proposta alternativa del vicesindaco di Fossombrone per far fronte all’emergenza: «La nostra amministrazione è pronta ad un confronto serio e costruttivo. Non a caso aveva proposto in passato anche l’acquisto a proprie spese tramite finanziamento insieme anche a sponsor privati, di un’automedica come previsto in altre Ast della nostra regione, sempre pronta ed in sosta nel nostro ospedale per coprire tutto il territorio. L’Azienda sanitaria territoriale si dovrebbe preoccupare solo eventualmente della dotazione necessaria e di garantire la presenza della necessaria equipe. Questa nostra proposta intendeva dal primo momento andare sempre più in aiuto per superare le difficoltà e garantire nel futuro in tutti gli ospedali la presenza del mezzo di soccorso avanzato (Msa)».

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