Svuotavano le slot denunciando falsi furti: coppia ha messo a segno 5 colpi con un bottino totale di oltre 14mila euro

La polizia ha scoperto il raggiro
La polizia ha scoperto il raggiro
di Luigi Benelli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Luglio 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 13:19

FANO Chiamavano le forze dell’ordine dicendo che c’era stato un furto nel locale. Ma erano gli stessi gestori a scassare le slot machine per prendere i soldi. Ieri la sentenza. La storia riguarda due italiani di 48 anni, lei titolare del Miky’s Coffee di Fano, e il compagno, irreperibili per vari mesi ma poi ritrovati in Spagna dopo una serie di ricerche internazionali.

Secondo l’accusa i due, assieme a un ucraino e un senzatetto italiano, sarebbero stati protagonisti di 5 furti per un importo di 14.100 euro.

Tutto sarebbe iniziato nell’ottobre del 2019 con il primo colpo durante dei presunti lavori di manutenzione. Il 48enne, convivente della titolare, dopo aver disattivato l’allarme, avrebbe svuotato 3 slot machine per 3100 euro. Modus operandi riprodotto in fotocopia due volte a febbraio, per un colpo da 2100 euro e uno da 1000 euro.

Messo a segno il furto, riconsegnavano alla ditta le Slot danneggiate. A luglio un nuovo colpo, ma questa volta con l’aiuto di due complici: un ucraino di 46 anni e un campano di 68 anni. La coppia avrebbe chiesto all’ucraino, incaricato di fare dei lavori di manutenzione, di mettere a segno il furto e consegnare la refurtiva all’uomo campano in cambio di un compenso di 50 euro. 


Furono presi 4.500 euro da tre slot e da una macchina cambia denaro. L’ultima razzia per 3400 euro risale all’agosto 2020 con la donna protagonista. La polizia di Fano scoprì tutto dopo aver visto dei personaggi girare all’interno del locale quando era chiuso. La posizione dell’ucraino e del senzatetto è stata stralciata perché minoritaria. Il primo farà lavori socialmente utili, per l’italiano difeso dall’avvocatessa Pamela Pasquini il pm ha chiesto l’assoluzione per la tenuità del fatto. Concessa dal giudice.

La coppia è a processo invece per furto aggravato in concorso e la donna anche per appropriazione indebita. Tra i testi sentiti durante il dibattimento anche un ex dipendente del locale ha sottolineato l’assenza di effrazione e l’allarme ancora inserito. Il pm aveva chiesto la condanna della coppia (difesa dall’avvocatessa Raffaella Radi) a 2 anni e 6 mesi. Ieri il giudice ha condannato la coppia a 3 anni e 6 mesi con interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA