Mondolfo, l’antenna 5G è già installata. I consiglieri comunali sollecitano il ricorso: «Impugnate la sentenza del Tar»

Mondolfo, l’antenna 5G è già installata. I consiglieri comunali sollecitano il ricorso
Mondolfo, l’antenna 5G è già installata. I consiglieri comunali sollecitano il ricorso
di Jacopo Zuccari
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Martedì 10 Ottobre 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 14:55
MONDOLFO Entro pochi giorni e la stazione radio base di Iliad potrebbe già entrare a pieno regime. Tempi celeri per il cantiere della maxi antenna edificata in un terreno privato di fianco al parcheggio pubblico del cimitero comunale in via Costa, a poche centinaia di metri in linea d’aria dal centro storico cittadino. Residenti e amministratori comunali seguono da vicino l’evolversi della situazione.  


Il Consiglio di Stato


Le proteste contro la maxi antenna - cominciate ad agosto e culminate in un ricorso del Comune al Tar e in un’assemblea pubblica convocata proprio in via Costa – proseguono confidando nel ricorso al Consiglio di Stato preannunciato dal sindaco Barbieri. I consiglieri di minoranza Anteo Bonacorsi e Marco Gentili chiedono di proseguire nella battaglia legale nonostante il rigetto del ricorso da parte del Tar Marche. «Come temevamo purtroppo la ditta che ha richiesto l’installazione dell’antenna sta portando avanti i lavori e crediamo non da oggi ma sicuramente a breve entrerà in funzione. Auspichiamo – hanno detto - che il Comune porti avanti a sua volta l’iniziativa legale fino in Consiglio di Stato». I residenti sono consapevoli delle difficoltà ad agire in un quadro giuridico che vede gli enti locali tener conto delle opere considerate strategiche a livello strutturale. «Purtroppo i sindaci da questo punto di vista poco possono fare, se andiamo a vedere altre maxi antenne sono già sorte nel territorio comunale di Mondolfo», ha commentato Marco Francesconi, residente in via Saragat.

Tra le ipotesi che si stanno prendendo in esame c’è anche quello di poter mitigare l’impatto di un’opera che è ben visibile già da fuori il centro abitato fin da viale Vittorio Veneto. «Il sindaco si era preso in consiglio comunale l’impegno di proseguire il ricorso fino in Consiglio di Stato – ha ricordato Gentili – .Tra l’altro la stazione radio base è posta a pochi metri dal centro di raccolta differenziata. Sulla salute siamo pronti a mobilitarci, considerando il problema del complicato accesso agli ambulatori medici di via Garibaldi per i quali non escludiamo di aderire a una raccolta firme».


Le stazioni radio base


La costruzione delle stazioni radio base ha generato proteste in varie parti d’Italia. Dalla Sicilia fino alla vicina Romagna dove era sorto un comitato di protesta contro l’installazione di un antenna vicino a un parco giochi. Pure in questo caso tuttavia l’amministrazione comunale di Riccione, alla luce dei tentativi andati a vuoto e tenuto conto che le prescrizioni normative risultavano tutte rispettate dall’azienda, non ha potuto fare altro che prendere atto, con rammarico, dell’inizio dei lavori di installazione del ripetitore per telefonia in viale Belluno, nel quartiere San Lorenzo della cittadina romagnola.

 

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