Il Pd annuncia una proposta di legge contro l'agenzia per il turismo: «Spazzeremo via l’Atim, costa e non serve a nulla»

Il Pd annuncia una proposta di legge contro l'agenzia per il turismo: «Spazzeremo via l’Atim costa e non serve a nulla»
Il Pd annuncia una proposta di legge contro l'agenzia per il turismo: «Spazzeremo via l’Atim costa e non serve a nulla»
di Antonio Pio Guerra
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Martedì 9 Gennaio 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 08:41

ANCONA L’affaire Aeroitalia? È solo all’inizio. Il Partito Democratico annuncia battaglia sul caos voli registrato a dicembre e chiede una complessiva assunzione di responsabilità da parte dell’attuale governance regionale. A partire dall’Atim, l’Agenzia per il Turismo voluta dal presidente Acquaroli e battezzata in pompa magna nel dicembre del 2021. «In settimana presenterò una proposta di legge per la soppressione della legge istitutiva dell’Atim» annuncia il consigliere dem Fabrizio Cesetti. La vuole «spazzare via dalla regione» rimarca perentorio. Ed è soltanto il primo fronte di una guerra che guarda ancora più in alto di Marco Bruschini, il dirigente dell’Agenzia. «La responsabilità politica è da imputare soltanto ad Acquaroli» secondo Maurizio Mangialardi, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. Poi lamenta: questa vicenda «sta imbarazzando le Marche sotto ogni aspetto, mettendole alla berlina dell’intera nazione». 


Le mancate risposte

Altro fronte, le mancate risposte da parte della Regione Marche alle richieste dei consiglieri dem. «Io ed altri miei colleghi abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti e dopo due mesi non ci sono ancora arrivate risposte» racconta la consigliera Manuela Bora.

O meglio, sono arrivate risposte incomplete. «Mi hanno inviato un contratto senza gli allegati, senza i fascicoli di gara e senza la corrispondenza tra Aeroitalia e Atim e tra Aeroitalia e la Regione Marche» continua. Documenti, questi, necessari perché «sospettavamo fossero stati compiuti illeciti a danno della Regione». 

La diffida

Alla fine, fanno sapere i consiglieri, il contratto completo - rimasto a lungo segreto a causa di una clausola di riservatezza tra le parti - lo hanno ricevuto ma non certo da Palazzo Raffaello. «Ecco perché ho diffidato il Segretario regionale e se non riceverò la documentazione completa adirò il Tar» preannuncia Bora. «Acquaroli ceda la delega al Turismo se non è capace» fa Cesetti. E fanno sul serio: prossimamente verrà discussa in Consiglio regionale una mozione che propone di esautorare il presidente delle deleghe in oggetto. Poi il repulisti Atim.

«Un baraccone vuoto ed inutile con Bruschini che percepisce 350mila euro in due anni» per il consigliere Antonio Mastrovincenzo. Parlando di denaro pubblico, la consigliera Anna Casini va all’attacco. Fu lo stesso assessore Goffredo Brandoni, in un consiglio regionale del novembre scorso, a puntare il dito contro le precedenti gestioni di Aerdorica. «Gli abbiamo lasciato una società in salute, un tesoro grande invece di un grande debito», attacca Casini, ricordando i 40 milioni di buco risanati e la conservazione di oltre cento posti di lavoro. «La privatizzazione? Una medaglia sul nostro petto» secondo Cesetti - in riferimento al passaggio dall’89% di quote pubbliche all’attuale partecipazione regionale di meno del 10%. 

Il manager 

Bruschini, che da giorni sentiva la sua poltrona friggere al fuoco degli attacchi dell’opposizione, s’era difeso venerdì scorso nella conferenza stampa convocata per dire la sua sul contratto di marketing saltato con la compagnia aerea. «Neanche un euro di denaro pubblico è stato speso in questa vicenda tra Atim e Aeroitalia, non vedo perché dovrei dimettermi». «Se non sono stati sborsati denari pubblici è solo a causa del non rispetto reciproco tra le parti», gli ha replicato ieri Mangialardi citando i 750mila euro che Atim avrebbe dovuto elargire ad Aeroitalia. Società che ora parrebbe intenzionata a chiedere un risarcimento monstre «che potrebbe compromettere il bilancio regionale». «E perché mai Aeroitalia chiederebbe un risarcimento da 25 milioni a fronte di un inadempimento da 750mila?» chiede sospettoso Cesetti.

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