Atti osceni davanti a due ragazzine, torna libero e rischia il linciaggio: si salva rifugiandosi in un negozio di telefonia a Civitanova

Atti osceni davanti a due ragazzine, torna libero e rischia il linciaggio, si salva rifugiandosi in un negozio di telefonia
Atti osceni davanti a due ragazzine, torna libero e rischia il linciaggio, si salva rifugiandosi in un negozio di telefonia
di Daniel Fermanelli e Benedetta Lombo
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Martedì 8 Agosto 2023, 01:50 - Ultimo aggiornamento: 16:44

CIVITANOVA - Momenti di paura ieri pomeriggio a Civitanova. Ha rischiato il linciaggio il tunisino arrestato sabato scorso per essersi masturbato davanti a due ragazzine dopo aver offerto loro soldi in cambio di sesso. Ieri è stato rimesso in libertà dopo l’udienza di convalida e subito dopo è tornato a passeggiare per le vie della città. Ma i familiari delle vittime lo hanno riconosciuto ed è scoppiato il finimondo. 



La ricostruzione


L’uomo ha rischiato di essere aggredito e si è rifugiato in un negozio di telefonia, dove è stato salvato da un poliziotto libero dal servizio che si trovava nell’attività commerciale. È successo nel primo pomeriggio di ieri all’altezza del sottopasso Cecchetti.

I contorni dell’accaduto sono ancora da delineare e sulla vicenda stanno indagando gli agenti del commissariato. Stando a quanto è stato possibile ricostruire, il tunisino è entrato di corsa nel negozio Riparo lab perché inseguito da due uomini. L’uomo si trovava a piedi nel sottopasso e proprio in quel momento sarebbe passata un’auto con a bordo le due ragazzine vittime delle molestie e dei loro familiari. Quest’ultimi hanno inseguito a piedi il tunisino, che come detto si è rifugiato nel negozio, chiedendo al titolare di chiamare la polizia. Dentro c’erano due clienti, tra cui un agente fuori servizio, che intervenendo tempestivamente ha evitato la possibile aggressione. Poco dopo, sul posto, le Volanti del commissariato. Sabato scorso il 42enne tunisino era stato arrestato per atti osceni e corruzione di minorenne. Ieri mattina in Tribunale a Macerata, dove è comparso per l’udienza di convalida, si è difeso: «Sono loro che mi hanno provocato». Arresto convalidato, l’udienza è stata rinviata a settembre, nel frattempo è stata disposta la misura dell’obbligo di firma tutti i giorni, due volte al giorno.


L’arresto era scattato poco dopo le 18 nel parcheggio davanti alla chiesa del Cristo Re. Poco prima al numero unico delle emergenze (112) era arrivata una richiesta di aiuto di una 15enne. La minore, straniera, aveva riferito che poco prima un uomo aveva avvicinato lei e l’amica di 12 anni sul lungomare nord all’altezza dei bagni pubblici e prima aveva chiesto loro di fare sesso con lui in cambio di 200 euro e poi aveva compiuto davanti a loro gesti di autoerotismo. Quando l’uomo si era allontanato la 15enne lo aveva seguito per un tratto di strada e poi era stato un suo amico a non perderlo di vista fino all’arrivo della Volante. Agli agenti l’uomo aveva detto che alcuni ragazzini lo stavano seguendo senza sapere perché ed era stato portato in commissariato per essere identificato. Le due minori, sentite successivamente, avevano raccontato altro, ovvero che erano in bici quando l’uomo le aveva avvicinate, aveva chiesto loro l’età e se erano vergini. Alla risposta affermativa aveva proposto loro di fare sesso in cambio di 200 euro nei bagni pubblici. Nel frattempo erano arrivati degli amici delle minori e lui davanti a tutti si sarebbe abbassato il costume per poi entrare nel bagno. A quel punto le minori avevano chiuso la porta cercando di non farlo uscire e avere tempo per chiamare la polizia ma il tunisino sarebbe riuscito ad uscire.

 

Il filmato 


La 15enne avrebbe nel frattempo fatto un video al 42enne che poco dopo avrebbe compiuto atti di autoerotismo per poi scappare. Arrestato per atti osceni e corruzione di minorenne (e denunciato a piede libero anche per adescamento di minorenne nei confronti della 15enne) ieri il 42enne che vive con la famiglia a Camerino, è comparso davanti al giudice Daniela Bellesi e al pm Francesca D’Arienzo. Il 42enne ha rigettato gli addebiti, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma giornaliero, sarà giudicato il 13 settembre. È difeso dall’avvocato Mario Rossi.

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