CIVITANOVA - Una banale chiamata telefonica per riportare le chiavi a chi le aveva smarrite, si trasforma in una conversazione dove in ballo c’è la vita o la morte. È quanto accaduto ieri mattina a Matteo Carlocchia, presidente della Croce Rossa di Porto Potenza, insieme al collaboratore Michael Marinelli. Si sono trovati a parlare con un uomo di circa 40 anni di Civitanova che minacciava di buttarsi da un’impalcatura.
Poi si è scoperto che si trovava all’interno della ditta in cui lavora, ad Ancona, ma comunque a 6 metri di altezza.
«Eravamo intervenuti mercoledì scorso con l’ambulanza per portare al Pronto Soccorso di Civitanova la persona in questione, dopo un malore – racconta Carlocchia – quindi durante le operazioni di sanificazione del mezzo, abbiamo trovato un mazzo di chiavi. Risaliti al cellulare della persona trasportata, questa mattina Michael Marinelli lo ha chiamato per restituirle. Ma la risposta è stata allarmante: l’uomo piangeva, urlava e diceva di voler farla finita. In viva voce, ho cercato di tranquillizzarlo, con un approccio pacato e tranquillo».
Dopo un po’ i due sono riusciti a farsi dire dove si trovasse e quindi è partita la macchina di soccorsi che nel frattempo era stata attivata anche dal titolare della ditta. «Siamo preparati a questa evenienza nel lungo percorso di formazione della Croce Rossa - conclude Carlocchia -. Ma riuscire a influire positivamente nella vita di un’altra persona è la ricompensa più grande per un volontario».