PORTO SANT'ELPIDIO - Piano antenne, si trova l’accordo in commissione tra l’amministrazione e il capogruppo del Laboratorio Civico Blu Gian Vittorio Battilà, che chiede al Comune di monitorare le antenne e di attivarsi per garantire la sicurezza nei luoghi più sensibili. Erano presenti in commissione i capigruppo Nerico Mignani, Gioia Di Ridolfo, Francesco Pacini, l’assessore Maria Laura Bracalente che ha la delega all’Ambiente e l’architetto Lauretta Cardoni dell’Ufficio ambiente.
Si è fatta tutta la cronistoria delle antenne, a cominciare dal primo piano del 2007, che era stato proposto dal padre del capogruppo civico, l’allora assessore Gianni Battilà ai tempi del sindaco Mario Andrenacci.
Le richieste
La prima era di installare le centraline da prendere a noleggio, certificate e monitorate dall’Arpam, per misurare annualmente i siti come la scuola Pennesi, dove c’è un affollamento di antenne. Bracalente si è detta interessata a richiedere la misurazione nella zona della scuola elementare del centro e in altri da identificare. E Battilà è soddisfatto «per l’apertura da parte dell’assessore, così si avvia un percorso utile a identificare i siti». Chiarito tutto l'iter sui nuovi casi, e cioè tutto il percorso che va dall'istanza presentata dalla compagnia telefonica alle rilevazioni Arpam, Battilà rimarca che «abbiamo ottenuto l'impegno, da parte del Comune, di effettuare una rilevazione all’anno, con l’interesse a monitorare i siti dove risultano emissioni sopra soglia, siti che il Comune deve segnalare all’Arpam. Laddove i privati segnalano i superamenti dei limiti di sicurezza s'interviene con specifici controlli. Alcune città italiane hanno imposto una distanza minima di 200 metri per i luoghi sensibili, di 150 metri per i luoghi ad alta densità abitativa e di almeno 75 metri tra una casa e l’altra», chiosa Battilà.