Riviera, lavori in 3 mosse: «Basta con le polemiche perchè fondi e progetti ci sono»

Riviera, lavori in 3 mosse: «Basta con le polemiche perchè fondi e progetti ci sono»
Riviera, lavori in 3 mosse: «Basta con le polemiche perchè fondi e progetti ci sono»
di Domenico Ciarrocchi
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Mercoledì 27 Marzo 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 07:03

FERMO Tutta la costa in bici, forse è la volta buona. Dopo i festeggiamenti in pompa magna per il nuovo ponte alla foce dell’Ete Vivo, fra la zona portuale di Porto San Giorgio e Marina Palmense, ora si guarda ai tratti mancanti. Le buone notizie riguardano i progetti presentati nei giorni scorsi nell’Ascolano, che riguardano soprattutto la provincia di Fermo, gli ulteriori interventi a Marina Palmense e l’agognato ponte sul Chienti fra Porto Sant’Elpidio e Civitanova. Il tutto nell’ambito della Ciclovia Adriatica.

La riqualificazione

I lavori presentati nell’Ascolano riguardano un percorso di 6,5 km per un investimento superiore ai 3 milioni e 300mila euro.

Il primo tratto ricade sotto Marina di Massignano, in provincia di Ascoli, per 1,4 km. Gli altri, nel Fermano, Campofilone per 300 metri, Marina di Altidona per 2,8 km e Marina Palmense per altri 2 km.

«Un investimento molto importante», aveva rimarcato l’assessore regionale Francesco Baldelli. Ci sono in ballo in tutto 27,5 milioni per 67 km e la Regione è in attesa della liquidazione della cifra. Previste opere di illuminazione a led e l’installazione di sistemi di videosorveglianza e monitoraggio. Finora la pista, che collega Marina di Altidona a Pedaso con il ponte sull’Aso e poi passa accanto alle spiagge di Pedaso e Ponte Nina di Campofilone si interrompe a Marina di Massignano. Accanto a questi lavori ci sono i progetti specifici per Marina Palmense, ricordati nei giorni scorsi dall’assessore comunale di Fermo Alessandro Ciarrocchi.

Con la pista ora si arriva nella zona dei camping e il prossimo cantiere è fra Verde Mare e fosso San Biagio: si dovrebbe partire a settembre. Da vedere, invece, il tratto dallo stesso Verde Mare al box pescatori, e in questo caso c’è la richiesta di un finanziamento di 2 milioni. Ma la vera svolta arriverà dall’apertura del ponte sul Chienti. Il Pd di Porto Sant’Elpidio, come abbiamo riferito ieri, per bocca di Annalinda Pasquali ha rimarcato come non sia ancora stata approvata la rimodulazione dell’Analisi di rischio della ciclabile, visto che il documento non ha superato l’esame degli enti coinvolti nella Conferenza dei servizi che si occupa dell’inquinamento. Insomma: non è per adesso.

Critiche respinte dai sindaci di Porto Sant’Elpidio e Civitanova, Massimiliano Ciarpella e Fabrizio Ciarapica «Una notizia positiva, lo sblocco di una procedura per un’opera così importante, viene bollata come propagandistica dalle Cassandre del Pd – nota Ciarpella -. Spiace questo atteggiamento, perché è tangibile l’impegno della Regione e dell’assessore Baldelli sul fronte della mobilità dolce, con investimenti che interessano la Ciclovia Adriatica e i percorsi lungo le aste fluviali, tra cui la ciclovia da Porto Sant’Elpidio a Campiglione. Mi confronto di frequente, tanto col sindaco di Civitanova che con gli amministratori regionali: il Settore viabilità e infrastrutture della Regione ha revocato l'incarico alla ditta aggiudicataria. Un passaggio importante per sbloccare la realizzazione dell’opera».

L’altro fronte

«L'area inquinata alla foce del fiume - gli fa eco Ciarapica - non ostacola affatto i lavori. La zona inquinata è delimitata e sono in corso le procedure per giungere alla bonifica. Quello del Pd è un inutile tentativo di gettare fumo negli occhi per oscurare un'opera importante sul fronte del cicloturismo e della mobilità sostenibile. Un ponte simbolo del territorio a forte vocazione turistica che fungerà da acceleratore per lo sviluppo delle province».

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