Primarie Pd, seggi chiusi: alle 17
1,5 milioni ai gazebo. Flop scongiurato

Primarie Pd, seggi chiusi: alle 17 1,5 milioni ai gazebo. Flop scongiurato
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Domenica 30 Aprile 2017, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 21:58
Alle 17 l'affluenza ai seggi delle primarie del Pd è risultata essere di 1.493.751 cittadini. «Ancora grazie a tutti coloro che hanno partecipato e a quanti fino alle ore 20.00 con il loro voto contribuiranno al successo delle primarie. Ringraziamo ancora una volta gli oltre 80mila volontari che stanno rendendo possibile questo importantissimo evento di partecipazione democratica», dichiara la commissione Congresso in una nota. Alle 12 l'affluenza ai seggi era di 701.373 cittadini.

Nonostante i timori della vigilia, il flop è scongiurato. I numeri sono inferiori al passato ma fanno comunque esultare Matteo Renzi, vincitore secondo i pronostici. «Una grande festa della democrazia», esulta l'ex leader mentre i rivali Andrea Orlando e Michele Emiliano non si pronunciano in attesa dei dati finali.

La scissione, consumatasi dopo il 4 dicembre, aveva fatto temere un calo dei votanti ai gazebo al punto che i renziani avevano messo le mani davanti annunciando un successo con un milione di votanti. Ed invece, soprattutto nelle città, si sono creati in alcuni momenti file così come non sono mancate denunce e accuse incrociate tra le mozioni rivali.

Ma c'è ancora chi crede nella scelta del leader attraverso le primarie: nel savonese ha addirittura votato una nonna di 102 anni. E sembrano crederci ancora anche i leader del passato: Walter Veltroni ha votato nel circolo Berlinguer a Buenos Aires, Enrico Letta, che ha annunciato il voto per Orlando, a Parigi. E Romano Prodi, facendo la sua scelta a Bologna e ricordando che alle sue primarie in 3,7 milioni andarono ai gazebo, ha auspicato che «la partecipazione non sia solo il giorno delle primarie, impegno per il dopo».

Secondo le previsioni della vigilia, il risultato dovrebbe essere scontato con la riconferma di Renzi alla guida del Pd. Ma Orlando, arrivato secondo nel congresso tra gli iscritti, non si da per vinto: «Io voglio vincere», ha detto dopo aver votato alla Spezia prima di raggiungere in serata il suo comitato elettorale a Roma. Aspetterà il risultato, invece, nella sua Bari Michele Emiliano che ha già annunciato che farà «impazzire» Renzi. Per la prima volta senza carrozzina dopo l'operazione al tendine di Achille, il governatore pugliese Michele Emiliano, candidato alla segreteria Pd, ha votato stamattina a Bari. «Questo è il primo giorno nel quale faccio a meno della carrozzella - ha detto ai cronisti - quindi è di buon auspicio». Al seggio c'erano molti elettori in coda ed Emiliano ha commentato che «c'è un grande entusiasmo, soprattutto a Bari e in Puglia: sono commosso da questa reazione democratica», ha rilevato il governatore aggiungendo che «i pugliesi hanno capito che quando si fanno le cose per bene, anche nel resto d'Italia ti viene riconosciuto». Emiliano ha poi ringraziato «tutti coloro che in queste ore stanno lavorando ai seggi dando vita alla più straordinaria festa della democrazia che si possa immaginare in Italia: nessuno in Italia è in grado, come il Pd - ha sottolineato - di organizzare elezioni primarie di questa dimensione, e questo mi riempie di orgoglio». Infine, l'invito a «tutti gli italiani a partecipare perché esprimere il proprio voto anche nella individuazione della leadership di uno dei più grandi partiti della democrazia italiana - ha concluso Emiliano - è molto molto importante».

E nel giorno delle primarie va all'attacco Beppe Grillo: «È completamente insensata la polemica sulla 'democrazia dei clic' che sarebbe inferiore alla 'democrazia delle schede di cartà, nasconde una visione antistorica, antitecnologica, orientata al passato piuttosto che al futuro».




 
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