SAN BENEDETTO Non solo estesa a tutto l’anno ma anche con un aumento del 20%. Così si annuncia la tassa di soggiorno che sembra pronta a grandi cambiamenti al fine di fare cassa. Questione che è stata discussa nel corso dell’ultima riunione indetta dall’Assoalbergatori, dove gli operatori si sono divisi tra favorevoli e contrari.
Le tariffe
L’amministrazione comunale è pronta a estendere l’imposta, attualmente in vigore dal primo giugno al 15 settembre, per l’intero anno.
La scelta
La scelta di adottare l’aumento è ancora in discussione e il capogruppo di Centro civico popolare Fabrizio Capriotti afferma: «Tale procedimento dovrà essere discusso prima in seno alla commissione consiliare turismo e successivamente con le associazioni di categoria. La volontà c’è ma dovremo decidere come applicarla, se estenderla a tutte le strutture alberghiere ed extralberghiere o limitarci ai Bed and Breakfast». Questione a cui verrà dedicato il prossimo tavolo del turismo. Tra l’altro l’aumento entrerebbe in vigore a partire dal prossimo ottobre, motivo per il quale non è stato inserito nel bilancio di previsione. Inizialmente l’amministrazione intendeva far partire l’aumento già dalla prossima Pasqua ma essendo arrivate le prenotazioni si sarebbe creato un caos, da qui la decisione di rinviarlo all’autunno.
Il summit
Della questione se ne è discusso, tra gli altri argomenti, nell’ultima riunione dell’Assoalbergatori dove il presidente Nicola Mozzoni ha illustrato agli associati la volontà del Comune di apportare tale modifica. Novità che ha diviso gli animi. Lo stesso Mozzoni non vedrebbe negativamente questo provvedimento purché venga investito per la promozione del territorio a cominciare dal potenziamento del sito dell’Assoalbergatori e per veicolare il nome di San Benedetto sui social. Alcuni operatori si sono detti contrari sottolineando come la promozione sia in capo alla Regione mentre il Comune con un avanzo di bilancio di circa dieci milioni di euro dovrebbe evitare ulteriori aumenti delle imposte.