San Benedetto, la grana del nuovo semaforo intelligente (segnalata dalla polizia al Prefetto): «Rallenta il traffico sull’Adriatica»

San Benedetto, la grana del semaforo intelligente (segnalata dalla polizia al Prefetto): «Rallenta il traffico sull’Adriatica»
San Benedetto, la grana del semaforo intelligente (segnalata dalla polizia al Prefetto): «Rallenta il traffico sull’Adriatica»
di Marco Braccetti
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Lunedì 8 Gennaio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:20

SAN BENEDETTO La polizia stradale vuol dare lo “stop” al nuovo semaforo lungo la Nazionale, posto all’incrocio con le vie Dei Lauri e San Pio X. Emerge questo interessante spunto dai lavori di un tavolo tecnico, tenuto in prefettura, per fare il punto sulle principali criticità della viabilità Picena. Il documento ufficiale, stilato al termine del summit, riferisce di come il comandante della Stradale, Luca Iobbi, abbia esortato l’amministrazione comunale sambenedettese «a riflettere sull'effettiva utilità del semaforo». 

La riflessione

Una riflessione che, secondo il dirigente di polizia, può partire da una considerazione. Ossia che l’impianto è mantenuto “a lampeggio” nelle ore di punta e che, in base ai riscontri della Stradale «bastano le poche ore in cui è in funzione per creare preoccupanti rallentamenti sull'Adriatica, con seri problemi per l’ordinario flusso veicolare». Insomma, non c’è pace per questo particolare impianto, attivato nel gennaio 2022 con funzionalità 24 ore su 24. Venne presentato come un “semaforo intelligente” (ossia che regolava le sue funzioni in base ai flussi di traffico) ma qualcosa è andato storto. Infatti, già da primi giorni ci furono nuove, pesanti, code lungo la Statale 16. Un caos che costrinse il Comune a dare un nuovo setting al semaforo, con ampie fasce orarie di “lampeggio”. Una soluzione che, però, sembra non soddisfare la polizia stradale e neanche alcuni residenti del quartiere Marina di Sotto.

La questione era stata dibattuta durante l’ultima assemblea zonale, lo scorso novembre. Ed ora il presidente dell’associazione zonale, Alfredo Isopi, annuncia un nuovo incontro con i cittadini maggiormente coinvolti dal semaforo, per formulare una proposta da inoltrare al Comune. Restando in tema: ci trasferiamo sul lungomare, dove spesso (soprattutto d’estate) si creano lunghi incolonnamenti. Secondo l’imprenditore balneare Giuseppe Ricci e la bandiera rossoblù Maurizio Simonato, tali ingorghi sarebbero provocati anche dall’attraversamento di pedoni e ciclisti sul ponte dell’Albula, all’inizio del lungomare Nord. Secondo Simonato e Ricci, le persone attraversano in continuazione, rallentando il traffico veicolare che, spesso, deve procedere a singhiozzo, con ripercussioni anche in termini di smog.

Le motivazioni

«E’ davvero un peccato avere un lungomare così bello ma spesso oppresso dai fumi di scarico - affermano i due -. Per fluidificare il traffico chiediamo al Comune se è possibile almeno effettuare una sperimentazione, ponendo un semaforo che regoli il flusso ciclopedonale, attualmente senza freni. Secondo noi, le cose potrebbero migliorare, soprattutto d’estate quando c’è maggior movimento e quell’attraversamento pedonale è utilizzato da centinaia e centinaia di persone ogni giorno». Insomma, secondo la loro tesi: piuttosto che l’attuale anarchia, meglio qualche pausa al traffico ben calibrata nel tempo, per consentire gli attraversamenti in sicurezza.

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