«Trova 500 euro o ti uccidiamo»
Branco alla sbarra, tre condanne

«Trova 500 euro o ti uccidiamo» Branco alla sbarra, tre condanne
2 Minuti di Lettura
Martedì 2 Aprile 2019, 05:35
JESI - «Prendiamo la pistola e ti spariamo alle gambe, così capisci bene cosa devi fare. Vedi di trovare 500 euro entro due settimane altrimenti ti ammazziamo». Sono le minacce con cui un gruppetto di ragazzi, di età compresa tra i 23 e i 27 anni, avrebbe tenuto sotto tiro un 25enne jesino, “colpevole” di non aver pagato una partita di hashish. La intimidazioni, secondo l’accusa della procura, erano sfociate in una rapina avvenuta in un casolare di Belvedere Ostrense, dove la vittima era stata presa a calci e pugni e derubata di due cellulari. Al 25enne, colpito più volte in faccia, era stata riscontrata la frattura dello zigomo. 

 

Per i quattro presunti aggressori, ieri mattina è arrivato il conto della giustizia. Un ragazzo, difeso dall’avvocato Marina Magistrelli, ha patteggiato la pena di un anno e otto mesi di reclusione per i reati di tentata estorsione, lesioni personali e rapina. Gli stessi addebiti sono costati una condanna in abbreviato ad altri due imputati, assistiti dal difensore Moreno Giaccaglia. A uno è stata inflitta una pena di due anni e sei mesi, all’altro di due anni e quattro mesi. Assolto il quarto imputato, difeso dal legale Mirco Piersanti. Si tratta di un 25enne jesino che doveva rispondere di concorso in tentata estorsione con gli altri tre e di spaccio di sostanze stupefacenti. Le sentenze sono state emesse dal gup Francesca De Palma. 

All’epoca dell’inchiesta, maturata nell’inverno del 2015, era finito nei guai anche un minorenne per cui procede la procura competente. Stando alla pubblica accusa, tutto era iniziato nell’estate 2014, quando il 25enne aveva comprato circa un etto di hashish da uno dei componenti del gruppetto. Passati alcuni mesi, però, il debito maturato non sarebbe stato pagato. E allora, ecco la vendetta. Per la procura, il 21 febbraio 2015 il 25enne sarebbe stato fatto salire su un’auto e condotto in un casolare sperduto tra le campagne di Belvedere Ostrense. 
Qui, sarebbero partite le botte, fatte di calci e pugni scagliati in pieno volto, tanto da provocare alla vittima ecchimosi, traumi facciali e la rottura di una zigomo. Il tutto per convincerlo a pagare la somma di 500 euro relativa alla cessione di stupefacenti. «Vedi di saldare il debito, altrimenti dobbiamo ammazzarti. Prendiamo la pistola e ti spariamo alle gambe» gli avrebbero detto gli imputati prima di rapinarlo e strappargli i due cellulari che teneva in tasca. Dopo la rapina subita, il 25enne aveva avuto il coraggio di andare in ospedale e denunciare tutto alle forze dell’ordine. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA