JESI Una convivenza che si alterna tra la casa di lei e quella di lui, settimanalmente, per cercare di far funzionare e dare stabilità a un rapporto sentimentale che va avanti da alcuni anni, ma che nella tarda serata di domenica ha mostrato per la prima volta il suo lato oscuro. Tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri del Norm della Compagnia di Jesi per salvare la donna da una brutale aggressione da parte del compagno. E lui, operaio 53enne di origine romena, è stato arrestato.
La miccia
Sembra che la scintilla della violenza sia scattata improvvisamente, al culmine di una lite per futili motivi.
Nel parapiglia, tra le urla e il pianto, la donna è riuscita a chiamare il 112 col suo cellulare e far scattare i soccorsi. Quando i carabinieri del Norm sono intervenuti sul posto, hanno trovato l’uomo davanti al portone di casa e la donna in lacrime e sotto choc sul pianerottolo di casa. Hanno accompagnato la donna al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani dove è stata tranquillizzata e medicata. Ha riportato contusioni ed escoriazioni giudicate guaribili con una prognosi di 10 giorni. Per l’uomo è scattato l’arresto. Gli viene contestato il reato di lesioni personali.
L’udienza
Ieri mattina è comparso davanti al giudice Corrado Ascoli e al pubblico ministero Fabrizio Brizi per l’udienza di convalida e il processo per direttissima. L’indagato era difeso dall’avvocato Angelica Popoviciu. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti dell’uomo la misura del divieto di avvicinamento alla vittima. Una misura attuata a piede libero, ma che potrebbe trasformarsi in una misura cautelare più pesante qualora il 53enne dovesse essere trovato nei pressi dell’abitazione della donna o vicino al suo luogo di lavoro o comunque in un raggio d’azione troppo ravvicinato rispetto ai 500 metri stabiliti.