Ancona, frontale choc sulla variante
Mamma patteggia due anni

Ancona, frontale choc sulla variante Mamma patteggia due anni
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Martedì 20 Gennaio 2015, 20:29 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 16:10
ANCONA - Due anni di reclusione, pena sospesa, e dieci mesi di sospensione della patente. E' la pena patteggiata davanti al gup Paola Moscaroli da Cristina Stampone, 28 anni. La donna era alla guida della Opel Tigra che il 13 novembre 2013, invadendo parzialmente la carreggiata opposta, causò l'incidente costato la vita alla giovane mamma Rita Pincini, 29 anni, impiegata residente a Collemarino, tra la Galleria della Montagnola e quella del Carmine all'altezza del metano a Torrette di Ancona. Un urto fatale, di cui furono concause probabilmente l'alta velocità dell'auto condotta dall'imputata, difesa dagli avvocati Gianluca Baldoni e Federica Ripanti, ma anche la strada resa viscida dalla pioggia che cadeva verso le 19, ora dell'incidente. Le autovetture - la Opel Tigra diretta verso la Baraccola a bordo della quale c'era anche la figlioletta della Stampone, rimasta lievemente ferita, e la Ford Fiesta guidata dalla vittima che arrivava in direzione Falconara insieme al figlio di due anni e due mesi e alla madre - si scontrarono semi frontalmente. Ad avere la peggio, dopo un violentissimo rimbalzo dell'autovettura sul guardrail, fu la Pincini, anconetana ma residente a Camerata Picena, morta durante il trasporto al pronto soccorso di Torrette. Tutto ciò, nonostante guidasse con la cintura regolarmente allacciata. Anche suo figlio, legato regolarmente al seggiolino predisposto per bimbi piccoli, subì ferite piuttosto gravi, guaribili in 180 giorni. Traumi di lieve entità vennero riportati anche dalla sessantenne madre della vittima.
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