PESARO La Vis si affida allo… Stellone. Stellone come Roberto, ex attaccante di Napoli e Torino, ma soprattutto tecnico di Serie A e B che ha accettato la sfida Pesaro dopo che nelle scorse settimane aveva declinato offerte allettanti da piazze importanti.
Contratto pluriennale
Esonerato Simone Banchieri, non senza dispiacere vista la caratura umana del personaggio, il responsabile dell’area tecnica Michele Menga - di concerto col presidente Mauro Bosco - si è gettato a capofitto nella scelta del successore. Si cercava un nome importante, che potesse dare una scossa a una squadra depressa dagli ultimi 40 giorni di partite, che hanno fatto rima con 6 sconfitte e un pareggio. Scartata a priori, per questioni regolamentari, l’ipotesi Di Donato, sollevato dall’incarico a Latina con una quindicina di giorni di troppo per poter pensare di tornare in pista nella stessa stagione, pare sia stato sondato Delio Rossi. La prima scelta, però, è sempre stata lui, Roberto Stellone da Roma, che non più tardi di due settimane fa aveva rifiutato una piazza importantissima come Pescara, dopo che - si dice - era stato contattato anche dal Lecco senza che la cosa quagliasse. È stato convinto dalla Vis, che gli ha offerto un contratto di oltre due anni - con scadenza 30 giugno 2026 - che fa capire la volontà di costruire assieme un progetto che vuole essere più stabile di quello presente.
L’identikit
Ma chi è Roberto Stellone? Romano classe 1977, figlio di Gaetano Stellone che negli anni Settanta giocò in C anche con le maglie di Pescara, Messina e Barletta, Stellone junior è cresciuto calcisticamente nella capitale, precisamente alla Lodigiani. Esordisce in B alla Lucchese a 20 anni, quindi Lecce e la chiamata del Napoli, con cui centra due promozioni in A. Altre tappe della carriera da calciatore sono Reggina, Genoa, soprattutto Torino e infine Frosinone.
Domani il primo allenamento
Roberto Stellone sarà a Pesaro domani, giorno di Pasquetta, per dirigere il primo allenamento allo stadio Benelli. L’obiettivo è quello di risollevare una squadra apparsa depressa dagli ultimi risultati negativi, che l’hanno fatta rendere meno di quanto poteva e di quanto, fino a febbraio, aveva fatto. La classifica è quella che è, con la salvezza diretta distante 4 punti, che non sono pochi quando al termine mancano quattro partite alla fine. È anche vero che mai dire mai, nella vita come nel mondo del pallone. E poi da preparare c’è subito un appuntamento niente male, che fa rima con derby improprio col Rimini. Domenica prossima, in orario serale, la Vis di Stellone sarà di scena al Romeo Neri dove dovrà dare qualche segnale. Quindi sfida casalinga al Perugia, trasferta nella tana di un Sestri Levante che col pieno di ieri a Olbia ha pressoché raggiunto il proprio obiettivo, chiusura al Benelli contro la Juve Next Gen che non accenna a mollare, pronta a consolidare un posto al sole dei playoff con un secondo giro da big. Insomma, quattro partitine niente male in cui fare di tutto per risollevarsi. Si tenterà la difficilissima impresa di salvarsi direttamente, in caso contrario sarà importante arrivare ai playout nelle migliori condizioni possibili, oltre che nella migliore posizione possibile. Una alla volta, però. Il dato è che domani all’ombra della Palla di Pomodoro inizia l’era Stellone.