«Gli abbracci più importanti a Budapest? L'abbraccio con i miei genitori non lo scorderò mai. La mia famiglia è tutto per me. C'era pure mio fratello arrivato apposta dall'Inghilterra dove lavora. Poi ci sono state pure le lacrime di Matteo (ndr Giunta), me le ricorderò per tutta la vita perché non penso di averlo mai visto piangere. Anche il mio fisio Morelli, da 14 anni lavora per Olimpiadi e Mondiali ma così emozionato non l'avevo mai visto», ha aggiunto la 'Divinà. «La fede è sempre stata una parte fondamentale sia per la mia famiglia sia per me. Pregare mi ha aiutato molto. Credo che un lassù ce lo metta anche Lui...». Ha fatto il giro del mondo l'abbraccio con Filippo Magnini dopo l'oro. «Storia d'amore o meno, era giusto condividere la gioia con Filippo a Budapest? Sì, sì, assolutamente. Indipendentemente da tutto io e Filo siamo entrati insieme in Nazionale nel 2003. Sono tanti anni di gioie e delusioni. Sicuramente quella dell'anno scorso per me è stata la più tosta. Stare giù dal podio… sapete tutti cosa ho passato, e anche lui ha sofferto per me.
Quindi l'abbraccio dopo la gara di questo Mondiale significava molto per me, perché lui è uno dei pochi che sapeva tutto il mio percorso per arrivare fin qui». «Se c'è stato il bacio alla fine di quell'abbraccio? No, il bacio non c'è stato perché in questo momento la nostra storia è molto privata. Quindi no». È stato l'ultimo Mondiale di Magnini, che effetto fa? «Dispiace. Quando me l'ha accennato l'altra sera onestamente mi sono messa a piangere. Per tutto quello che ha dato al nuoto. Però conosco la fatica che sta facendo. È il capitano della squadra. Sapere di non averlo come presenza in futuro in Nazionale a me ha fatto piangere. È come un ciclo che finisce. È giusto che finisca, per carità è la vita,… fa male», ha confessato la Pellegrini.
«Cosa in questi 13 anni riconosci di aver conquistato? La cosa più eclatante è non aver mai mollato. Vedo molti atleti che vincono poi perdono. Poi si perdono completamente. Insomma stare lì tutti questi anni non è stato facile. È la dote che mi riconosco di più». Quindi, il futuro si chiama velocità. «Ma se ho deciso di continuare a nuotare è per farlo seriamente. A parte il prossimo anno che lo farò un pò sabbatico, di recupero. Se continuo a nuotare lo faccio pensando di poter andare da qualche parte. Non so esattamente ancora dove, perché è vero ci sono le altre che vanno velocissime, ma devo dire che io stessa non so che margini abbia perché la velocità non l'ho mai preparata seriamente. Dal punto di vista dell'allenamento quello che farò è più sulle corde di Matteo perché comunque lui proviene da una scuola di velocisti». Oltre alla vasca la Pellegrini potrebbe avere dei ruoli nella moda o in tv. «Onestamente non lo so, credo che arriveranno molte proposte da qui a settembre. Se avrò modo di farlo farò qualcosa, senza precludermi niente dalla moda alla tv. Non nel senso che la tv la faccio io, eh. Ma inizierò a dire più di sì ad inviti per alcune trasmissioni. No, non penso che la mia vita sarà in televisione. Ma mai dire mai. Diciamo che penso che avrò più tempo libero oltre al nuoto». «È difficile essere amica di Federica Pellegrini? Sì, non è facile esserlo. Perché devi essere amica di Federica. Poi c'è in parallelo il personaggio »Pellegrini« al di fuori è logico, è quello che non tutti lo possono comprendere. Ma io penso di essere una brava persona, molto diretta, compagnona. Devo però superare quel muro che è la mia diffidenza verso le amicizie. Perché in passato ho sofferto, ho avuto abbastanza turbolenze a causa delle amicizie», ha concluso l'azzurra.