Torture al Beccaria, gli agenti si difendono: «Abbandonati a noi stessi». Quella mail della direttrice e le intercettazioni choc

di Redazione Web
Martedì 23 Aprile 2024, 23:42 | 1 Minuto di Lettura

L'ex direttrice non avrebbe denunciato

I pm di Milano stanno quindi valutando anche la posizione dell'ex direttrice facente funzione Maria Vittoria Menenti, la quale allo stato dagli atti non risulta indagata. Da quanto si è appreso, infatti, inquirenti e investigatori, dopo la prima tranche di indagine che ha portato alle misure cautelari di ieri nei confronti di 21 agenti di Polizia penitenziaria, ora stanno approfondendo un altro filone che riguarda, appunto, le presunte «omissioni», andando a verificare i comportamenti anche degli educatori, del personale sanitario e dei vertici della struttura.

E ciò per valutare eventuali profili di omesse denunce rispetto alle torture e ai pestaggi degli agenti, ovvero di chi sapeva e non ha denunciato, ma anche di concorso nelle violenze con condotte omissive, ossia di chi lasciando fare ha avallato gli abusi. Nei due casi che emergono dalle carte e che riguardano Menenti (uno scambio di mail con la madre di un ragazzo che sarebbe stato pestato e il racconto di un altro che ha detto che la direttrice lo vide a terra «sanguinante») non risultano essere state effettuate segnalazioni o denunce da parte della stessa direttrice dell'epoca.

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