Consorzio di bonifica, bollettini con le tasse da pagare anche nei Comuni alluvionati. Il sindaco di Cantiano: «Danno e beffa»

Consorzio di bonifica, bollettini con le tasse da pagare anche nei Comuni alluvionati
Consorzio di bonifica, bollettini con le tasse da pagare anche nei Comuni alluvionati
di Gianluca Murgia
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Martedì 30 Aprile 2024, 16:23

Bollettini di richiesta pagamento con scadenza oggi, 30 aprile 2024. Sorpresa amara: la tassa del Consorzio di Bonifica Marche è arrivata anche agli utenti dei Comuni alluvionati. «Oltre al danno, la beffa» commenta il sindaco di Cantiano, Alessandro Piccini ricordando come il servizio non abbia funzionato allora, quando acqua e fango invaseto il Comune devastandolo, e non stia funzionando ora. 

«Se la finalità di questo contributo è quella di consentire al Consorzio l’attività di monitoraggio e manutenzione del reticolo idrografico regionale con l’obiettivo di agire concretamente alla mitigazione del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico - rimarca - è del tutto inaccettabile, oltre ad essere dimostrazione anche di scarsa sensibilità da parte della Regione Marche, che cittadini ed imprese di territori alluvionati come Cantiano, ricevano in questi giorni i bollettini di richiesta di pagamento (scadenza oggi 30 aprile) per un servizio che non solo non ha funzionato in una logica preventiva ma che non sta funzionando nemmeno nell’attività di ripristino dei danni causati dall’alluvione, con fossi e torrenti che sono rimasti tali, ad un anno e mezzo ormai dall’alluvione del settembre 2022».

«Ci vuole buonsenso»

Piccini si domanda: «Come si può ad un cittadino o ad un imprenditore che non si sente ancora sicuro quando ci sono precipitazioni, che non s’è ancora visto ristorato dei danni subiti e la cui abitazione o attività si affaccia su alvei dei torrenti ancora pieni di detriti e biomassa chiedere il pagamento di un contributo, seppur piccolo, per un attività di cui non ha beneficiato né sta beneficiando? Un’emergenza calamitosa non si può solo gestire con procedure, burocrazia e norme alla mano.  Ci vuole anche e soprattutto buonsenso.

Serve capire che ad ogni provvedimento, norma, decisione c’è sempre qualcuno, dall’altra parte, che la subisce. E se a subirla sono cittadini stanchi, rassegnati ed a volte arrabbiati è difficile poi farne comprendere le ragioni. E’ per questo che in tanti, in questi giorni, ci hanno rappresentato la propria rabbia nei confronti di un adempimento che reputano ingiusto e di poca attenzione rispetto verso una popolazione duramente colpita».

«Serve la volontà politica per intervenire a favore di cittadini e imprese

Piena solidarietà «ai nostri cittadini ed imprese, con l’amarezza che la Regione Marche non abbia colto questa contraddizione e non abbia esentato da questo contributo i territori coinvolti dall’alluvione, non accogliendo di fatto questa nostra richiesta. Perché è vero, ci sono delle regole che vanno rispettate. Ma è altrettanto vero, come ci ha ribadito lo stesso Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, che le regole possono anche essere cambiate attraverso la semplice volontà politica che in questo momento dovrebbe e potrebbe intervenire a favore e supporto di cittadini e imprese».

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