Rigopiano, oggi il settimo anniversario: messa e fiaccolata per ricordare le 29 vittime (6 marchigiani)

Rigopiano, oggi il settimo anniversario: messa e fiaccolata per ricordare le 29 vittime
Rigopiano, oggi il settimo anniversario: messa e fiaccolata per ricordare le 29 vittime
di Marcello Ianni
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 15:27

 A Rigopiano oggi è il giorno del dolore, del silenzio e della memoria della tragedia immane di sette anni. Nel pomeriggio la messa, la fiaccolata fino al cippo che ricorda le 29 vittime e il canto Signore delle cime all’ora esatta della valanga. Una ricorrenza che si sovrappone al calendario delle udienze che si stanno tenendo in Corte d’appello all’Aquila, un processo bis che alimenta le speranze di chi fin dall’inizio chiede giustizia, ma nello stesso continua a interrogarsi «sull’assenza nel processo, forse voluta non saprei, di alcuni personaggi», rimarca il responsabile del Comitato delle vittime di Rigopiano, Gianluca Tanda.

Nell’udienza di ieri hanno preso la parola gli avvocati degli ex sindaci di Farindola, Antonio De Vico e Massimiliano Giancaterino, (in relazione agli aspetti urbanistici dell’hotel), del dirigente regionale Carlo Giovani (sulla mancata realizzazione della carta sul pericolo valanghe) e del comandate della polizia provinciale di Pescara, Giulio Honorati (in relazione al filone d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza).

«L’appello della Procura a mio avviso è inammissibile per aspecificità. È una riproduzione, un copia e incolla a cui ormai assistiamo e che sopportiamo.

Io in realtà non sopporto più dal primo grado il copia e incolla di informative di polizia giudiziaria». Così l’avvocato Raffaella De Vico (legale di fiducia e sorella dell’ex sindaco di Farindola). «Io non dovrei essere qui oggi – ha aggiunto - ci sono, mi sono sostanzialmente riportata ha quello che ha convinto il dottor Sarandrea in primo grado». 

Le vittime marchigiane

 Nell'incidente morirono sei marchigiani: sono Marco Vagnarelli, 44 anni, operaio della Whirlpool di Comunanza e Paola Tomassini, di 46, barista della società Autogrill, che erano nell'albergo di Farindola per una breve vacanza sulla neve. Emanuele Bonifazi, il 31enne addetto alla reception dell'albergo, era di Pioraco. Marco Tanda, pilota Ryanair, di Castelraimondo. Di Osimo Domenico Di Michelangelo, 41 anni, agente delle Volanti e sua moglie Marina Serraiocco, 37 anni, commerciante, hanno lasciato un figlio, il piccolo Samuele di 7 anni, estratto vivo dalle macerie.

«È stata una difesa essenzialmente di confutazione degli argomenti che sono stati svolti dai pm appellanti nel loro atto di gravame. Una difesa tecnica per esporre le ragioni che mi inducono con convinzione a ritenere che sia il comandante della polizia provinciale e il dirigente regionale di protezione civile, Carlo Giovani, abbiano operato in quei frangenti ma anche in precedenza in modo ineccepibile e la sentenza li ha già esonerati senza responsabilità penale». Così l’avvocato Vincenzo Di Girolamo legale di fiducia di Honorati e dell’ex sindaco Giancaterino.

E proprio su quest’ultima posizione, l’avvocato ha precisato: «Qui la questione è ancora più tecnica perché nei suoi confronti viene imputato il non aver adottato il Piano regolatore, il non aver convocato la commissione valanga ma questo in epoca assai più antecedente rispetto alla tragedia del gennaio 2017. C’è un’abbondanza di argomenti – ha aggiunto - che evidenziano come quand’anche il consiglio comunale, non il sindaco avesse adottato il Piano regolatore, in nessun modo avrebbe incluso la carta di previsione rischio valanghe volta a rendere efficienti le misure precauzionali per evitare la tragedia che si è verificata».

Prossima udienza il 24 gennaio con la difesa tra gli altri dell’ex Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, assolto in primo grado, (con richiesta di condanna a 12 anni) sul quale maggiormente si sono concentrate le ire dei familiari delle vittime, visto anche il ruolo apicale e decisione in materia di coordinamento dei soccorsi.

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