ANCONA Dopo il Piano socio sanitario, arriva quello per le infrastrutture. La Regione cala la seconda carta - la terza sarà la legge urbanistica, ancora work in progress - che connoterà questo anno del mandato della giunta Acquaroli. Un piano organico con prospettiva decennale (l’orizzonte temporale è al 2032) che mette insieme tutte le opere funzionali allo sviluppo dei segmenti della viabilità: dalla piattaforma logistica (porto, aeroporto e interporto), al trasporto su gomma (strade, autostrada, ponti e viadotti, e ciclovie) passando per il potenziamento delle linee ferroviarie.
Il tavolo
Il kick off è arrivato giovedì, quando il Piano regionale delle infrastrutture - un documento di oltre 300 pagine - è stato presentato dal governatore Francesco Acquaroli e dall’assessore competente Francesco Baldelli e condiviso con i rappresentanti delle principali associazioni di categoria (Confindustria, Confartigianato, Cna, Confcommercio e Coldiretti).
Le tempistiche
Per quest’ultima opera, la parte Sud procede spedita ed è cantierata, e a dicembre sono arrivati anche i fondi per le nuove opere tra Carpegna e Fabriano (il sistema di intervallive toccherà comuni quali Cagli e Fossombrone). Il cronoprogramma del Piano delle infrastrutture è suddiviso in tre step: le opere che si concluderanno nel 2027 (quelle già cantierate), le opere che si concluderanno entro il 2032 (quelle con i progetti già in corso), e le opere da progettare e per le quali si conta di trovare i finanziamenti entro il 2032. Tra queste, il raddoppio della Fabriano-Foligno all’interno della Orte-Falconara, la terza corsia della A14 e - forse - i nuovi binari in arretramento per l’Alta velocità lungo la linea Adriatica. Un progetto ambizioso: ce la faranno i nostri eroi? Ai posteri l’ardua sentenza.