MACERATA Piscina comunale, le minoranze in Consiglio attaccano su un cantiere fermo, sui ritardi di completamento dell’opera, sulla necessità di fare pressioni sull’impresa per il rispetto dei tempi contrattuali sottoscritti. Partito democratico e Macerata Insieme hanno più volte anche in consiglio comunale sollevato perplessità sul lungo iter che ha accompagnato il cantiere della nuova piscina comunale in costruzione alle Casermette.
La critica
«Il centrosinistra quattro anni fa ha lasciato in eredità alla nuova amministrazione quest’opera pubblica oramai pronta per essere cantierata - dice il capogruppo Pd, Narciso Ricotta- e dopo tutto questo lasso di tempo dobbiamo prendere atto che a seguito di tutta una serie di rinvii e proroghe la piscina comunale alle Casermette non è ancora completata.
La costruzione
Anche David Miliozzi punta il dito sull’inefficienza operativa dell’amministrazione in merito alla costruzione del polo natatorio su cui peraltro Macerata Insieme era stata molto critica sin quando fu proposta dalla giunta Carancini di cui pure faceva parte. «Questa amministrazione fa continui proclami con tutti gli assessori per le cose che si stanno facendo a Macerata - dice Miliozzi- sembra di vivere in una città diversa da quella che frequentiamo tutti i giorni. Un elefantiasi mediatica di questo sindaco e di questi assessori ossessionati dal tagliare i nastri. E sulle piscine il metro è lo stesso. C’è un tema politico questo sì: noi come movimento civico non siamo mai stati convinti della realizzazione delle piscine alle Casermette, al punto che in una riunione dell’allora maggioranza mostrammo tutta la nostra contrarietà a questo progetto che sembrava un tappabuchi sul fallimento di Fontescodella, non era all’altezza di quello che doveva essere fatto per un capoluogo di provincia. Si è trattato di un recupero in extremis dell’amministrazione Carancini che aveva fallito ed a fine consiliatura, senza passare neppure in consiglio comunale, decise di avviare il progetto alle Casermette. Ricordo che l’attuale assessore Marchiori, assieme a Renna e Sacchi che allora erano consiglieri di minoranza si stracciavano le vesti contro la piscina alle Casermette attaccando la scelta ed affermando che era una vergogna questo progetto e che l’avrebbero fermato in tutti i modi una volta arrivati a governare la città. Oggi invece è uno dei programmi di punta. Delle piscine, intanto, non si sa nulla».