Braccio di ferro al Tar sulla gestione di un canile, contestato il trasloco di 150 animali

La vicenda finirà all’attenzione dei giudici del Tar
La vicenda finirà all’attenzione dei giudici del Tar
di Luca Patrassi
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Lunedì 21 Febbraio 2022, 06:40

MACERATA - Da una parte (nel senso geografico del termine) il resort a cinque stelle realizzato dal Comune per i gatti della colonia del cimitero, che ancora non è chiaro se sia mai stato visitato da un felino, dall’altra il canile comunale, operativo da parecchi anni nella contrada Acquesalate del capoluogo di provincia, che finisce all’esame dei giudici del Tribunale amministrativo regionale delle Marche per il ricorso fatto dall’Enpa di Ascoli che contesta il fatto che il bando per la gestione del canile di Appignano del Tronto sia stato affidato alla Meridiana che ha poi ottenuto di portare 150 animali a quattro zampe dalla struttura picena al canile di Macerata dove opera in proroga di convenzione.

Vicenda contorta, paradossale e un pochino anomala, ma il ricorso è appunto stato presentato e il Comune di Macerata ha dovuto assumere una delibera per la costituzione in giudizio e dunque per la nomina di un avvocato. 

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale a guida Sandro Parcaroli ha infatti approvato una delibera con cui nella premessa si prende atto che «l’Ente nazionale protezione animali), rappresentata e difesa dagli avvocati Massimo Ortenzi, Ines Nardini e Chiara Rivosecchi, ha presentato ricorso innanzi al Tar Marche avverso il Comune di Macerata nonché contro la Meridiana Cooperativa Sociale srl, per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della delibera di giunta comunale numero 421 del 29 dicembre dell’anno scorso avente ad oggetto la proroga del contratto di concessione del servizio di gestione del canile municipale con la cooperativa Meridiana e di tutti gli atti connessi», e si decide appunto la resistenza in giudizio al ricorso appena presentato dai legali citati per conto dell’Enpa di Ascoli. 

La coop Meridiana ha detto che l’operazione ascolana permette di mantenere la forza lavoro in servizio nel canile di Macerata che era rimasto con solo 70 animali dei 250 che potrebbe ospitare: resta da verificare quale sarà il punto di vista dei giudici del Tribunale amministrativo regionale delle Marche e chi sarà chiamato a pagare le spese legali del procedimento giudiziario.
 

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