Cristiano Iovino, il personal trainer (presunto ex amante di Ilary Blasi) picchiato a Milano da sei uomini. «Spedizione punitiva»

L'uomo, che allo stato non avrebbe ancora sporto denuncia, è stato soccorso dal personale del 118 e medicato sul posto

Cristiano Iovino, il personal trainer (presunto ex amante di Ilary Blasi) pestato a Milano da sei uomini. «Spedizione punitiva»
Cristiano Iovino, il personal trainer (presunto ex amante di Ilary Blasi) pestato a Milano da sei uomini. «Spedizione punitiva»
di Redazione Web
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Martedì 23 Aprile 2024, 16:47

Cristiano Iovino vittima di un pestaggio a Milano. Il personal trainer, presunto ex amante di Ilary Blasi che verrà chiamato a testimoniare nella causa di divorzio da Francesco Totti, è stato aggredito da parte di alcuni sconosciuti giunti a bordo di un van la notte tra domenica e lunedì scorsi.

Cosa è successo

L'aggressione a Iovino sembra una vera e propria spedizione punitiva, forse per dargli una lezione e un avvertimento per il futuro. Secondo quanto si è saputo, il personal trainer, alle 3 e 30, era in via Marco Ulpio Traiano, alla periferia di Milano, e stava rincasando quando è stato circondato da 5-6 uomini, scesi da un van, che hanno cominciato a picchiarlo.

L'uomo, che allo stato non avrebbe ancora sporto denuncia, è stato soccorso dal personale del 118 e medicato sul posto. Sono intervenuti anche i carabinieri.

Chi è Cristiano Iovino

Iovino è un personal trainer e un impenditore. Sul braccio sinistro la scritta "Audere semper" e un teschio con una rosa in bocca: sarebbe lui l'uomo che Totti aveva definito «molto lontano da lui» aggiungendo «e per fortuna» che aveva una liaison con l'ex moglie. Vive tra Roma e Milano ed è un tifoso della Lazio.

Prima dell'attenzione mediatica arrivata dal caso del presunto flirt con Ilary Blasi, Iovino aveva un profilo Instagram da 55mila follower, poi disattivato.

La presunta relazione con Ilary

Nel documentario "Unica" andato in onda su Netflix negli scorsi mesi, Blasi ha dichiarato di aver conosciuto Iovino, circoscrivendo però la frequentazione a un solo caffè insieme: «Questo ragazzo faceva una vita particolare e ci incuriosiva, ma lo abbiamo visto solo per 40 minuti a casa sua, che era vicina alla stazione dalla quale avremmo dovuto prendere il treno», ha detto nel docufilm, senza mai citarlo direttamente. 

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