Pronti altri 14 infermieri: «Fermo sarà sempre più una città universitaria»

Cerimonia al teatro, Calcinaro: «Lavoriamo per un altro corso dal 2026»

Pronti altri 14 infermieri: «Fermo sarà sempre più una città universitaria»
Pronti altri 14 infermieri: «Fermo sarà sempre più una città universitaria»
di Chiara Morini
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11:43

FERMO - Da ieri ci sono 14 nuovi infermieri, freschi di laurea in infermieristica alla sede di Fermo dell’Università Politecnica delle Marche. Nuovi professionisti pronti al mondo del lavoro o alla laurea specialistica, da poco attivata anche a Fermo, il cui ruolo è sempre più importante. Dal prelievo di organi in sala operatoria a cuore battente fino all’assistenza sanitaria, passando per le funzioni ospedaliere, l’importanza è sempre maggiore.

La cerimonia

La cerimonia di proclamazione e consegna delle lauree si è svolta ieri nel teatro dell’Aquila e il rettore Gian Luca Gregori ha rivolto un augurio ai neo dottori e neo dottoresse di «proseguire con entusiasmo il vostro percorso di vita, consapevoli delle competenze acquisite all’università Politecnica delle Marche.

Non dimenticherete mai il giorno della laurea, ma non dovrete dimenticare nemmeno che ciò che conta in queste professioni è il lato umano». La Politecnica delle Marche, statistiche alla mano, ha ottenuto un buon risultato nel ranking mondiale delle università, scalando 200 posizioni in un anno, arrivando in Italia, al numero 24. Il preside della facoltà di Medicina e chirurgia, Mauro Silvestrini, ha ricordato come «la figura dell’infermiere è quella che è cresciuta maggiormente. Ogni struttura sanitaria si regge sugli infermieri e i pazienti, al di là delle cure, ricordano proprio la gentilezza e l’umanità con cui sono stati trattati».

Il ruolo

Quanto sia importante il loro ruolo lo ha ricordato anche il sindaco Paolo Calcinaro rivolgendosi ai neolaureati: «Voi ragazzi state per inserirvi in un mondo fondamentale, con le sue difficoltà, comuni a Fermo alle Marche e all’Italia». Fermo che punta sui giovani e sull’università. «Vogliamo crescere e proporci sempre più come città a misura di studente. Abbiamo già attive la triennale e la magistrale di infermieristica, la triennale di logopedia, la triennale e la magistrale di ingegneria gestionale di cui abbiamo triplicato peraltro gli indirizzi. Inoltre stiamo lavorando per portare un altro corso nel 2026/27, sempre con la Politecnica». Non solo. Il sindaco ha ribadito che «non appena terminati i lavori porteremo infermieristica a Fontevecchia che si sommerà alla sede attuale regalando agli studenti più quotidianità con il centro storico». Non è mancato il saluto del prefetto Edoardo D’Alascio, che, da poco nel territorio, ha recentemente conosciuto il teatro dell’Aquila. «Quando sarete vicini alle persone che assisterete - ha raccomandato -, ricordate che tutte hanno una dignità, fatevi voler bene. Tenete sempre davanti a voi l’etica, il principio guida della vostra azione. Ripeto, tutti hanno una dignità e tutti l’hanno uguale». Non è solo un detto, “non si finisce mai di imparare”, ma è anche l’essenza delle professioni sanitarie e questo lo ha ricordato anche il presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche, Luca Moreschini: «Io sono fiero della mia professione, dovete esserlo anche voi. Dovrete continuare a studiare ancora, oggi non arrivate, ma iniziate un percorso». O, per dirla con le parole dell’arcivescovo Rocco Pennacchio, «oggi siete infermieri e con il tempo lo diventerete. Il mio augurio per voi è di mantenere sempre desto il senso del vostro servizio, anche quando dovrete fare le notti, in quei momenti pensate al senso del vostro lavoro, a cosa vi ha mosso, dove andate. Questo vi eviterà di fare selezione tra i pazienti». Ad applaudirli anche il direttore Ast, Roberto Grinta che ha tenuto anche lui a evidenziare «l’importanza degli infermieri nel nuovo percorso organizzativo della sanità».

Il lavoro

Il lavoro c’è e il coordinatore delle professioni sanitarie dell’Ast, Renato Rocchi ha augurato ai neo infermieri: «Vi suggerisco di trovare nuove opportunità nell’attività territoriale, qualsiasi sia la forma di impegno lavorativo, l’attività territoriale è in crescita». La chiusura, dopo la proclamazione, al preside di infermieristica, Giampiero Macarri, che, sottolineando la bellezza del teatro ha anche aggiunto «qui il lavoro c’è, i medici e il territorio vi aspettano». Questi i 14 laureati: Carlotta Nahoma, Neria Avvantaggiato, Alessandro D’Angelo, Chiara Angeletti, Eleonora Clementi, Aurora Falconi, Angelica Serpilli, Silvia Andreozzi, Giorgia Licitra, Rachele Morè, Carla Rotaro, Alice Pierini, Matteo Corradini, Miriam Gentiluomo, Raissa Scolone.

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