Titanic, all'asta l'orologio d'oro dell'uomo più ricco sulla nave: chi era e quanto vale l'oggetto

Ritrovato sulla nave sette giorni dopo il naufragio del transatlantico a detta dei banditori si conserva in ottime condizioni

(Foto BNPS)
(Foto BNPS)
di Tiziana Panettieri
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Venerdì 26 Aprile 2024, 17:54

È un Waltham in oro 14 carati l’orologio da taschino che domani sarà messo all'asta per 150.000 sterline, una cifra incredibile, ma che vale la sua storia. Apparteneva infatti a John Jacob Astor, l’uomo più ricco a bordo del Titanic al momento del suo naufragio avvenuto nelle prime ore del mattino del 15 aprile 1912 in pieno Oceano Atlantico. 

A occuparsi della vendita è l’azienda a conduzione familiare Henry Aldridge & Son, banditori specializzati in cimeli del transatlantico oggi gestita da Andrew Aldridge: «È un orologio squisito in condizioni superbe, il che non sorprende considerando il suo proprietario originale», parole affermate dall'uomo e riportate dal The Sun. E proseguendo ha lasciato intendere che è una fortuna l’averlo ritrovato dopo sette giorni e non oltre, perché trascorrendo ancor più tempo nelle acque gelide dell’oceano avrebbe subito ogni sorta di danno.

Conclude dicendo: «È una parte unica della storia del Titanic e uno dei pezzi più importanti dell’orologeria relativa alla nave più famosa del mondo».

Una storia lunga 112 anni

L’orologio, che porta incise le sue iniziali, venne ritrovato sulla nave a una settimana dall’affondamento. Astor tentò di fuggire senza riuscirci, ma prima si assicurò prima che sua moglie Madeleine, incinta al momento del disastro, trovasse posto su una delle scialuppe di salvataggio. L’ultima volta è stato visto chiacchierare con un passeggero mentre fumava una sigaretta sul ponte e con indosso un abito blu con sotto una camicia di flanella marrone. Il suo corpo verrà ritrovato nel nord dell'Atlantico una settimana dopo la collisione del transatlantico britannico con un iceberg che pose fine al suo viaggio inaugurale.

Dopo il ritrovamento l'orologio ha vissuto la sua nuova vita al polso di Vincent Astor, erede dell'uomo d'affari, che dopo averlo fatto riparare lo ha indossato fino al 1935. In seguito a ereditarlo è il suo figlioccio William Dobbyn. L'acquisto dell'orologio da parte di un privato dalla famiglia Dobbyn ha permesso che a partire dagli anni '90 girasse il mondo, venendo esposto in vari musei tra cui la National Geographic Exhibition a Washington DC.

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